Campagnano: il bilancio di fine anno dell’opposizione

Intervista a Luigi Fiorelli, consigliere del gruppo Siamo Campagnano

Campagnano: il bilancio di fine anno dell’opposizione

Il 2020 segna la fine di un altro anno per l’attuale amministrazione del comune di Campagnano di Roma. Il consigliere di minoranza, Luigi Fiorelli, del gruppo Siamo Campagnano fa un bilancio di fine anno e parla dei progetti futuri per le prossime elezioni amministrative.

Può fare un bilancio di questo 2020 del lavoro svolto come opposizione?

«Il 2020 è stato un anno in cui abbiamo cercato di dirigere i nostri sforzi a sostegno dell’amministrazione: interesse comune era lavorare per limitare e contenere i danni della pandemia. Tuttavia, non abbiamo trascurato tutte le tematiche che, quotidianamente, ruotano attorno alla vita del paese a partire dall’ interesse per il decoro urbano e con le varie segnalazioni dello stato di degrado del centro storico. Abbiamo evidenziato l’assenza di una visione progettuale che riguardi i giovani, un settore culturale spesso dimenticato, la carenza di sostegno alle scuole e infine la non attuazione dei progetti urbanistici pianificati.»

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Quali battaglie state ancora portando avanti?

«In primis quello della raccolta differenziata e del decoro urbano trattandosi di un servizio molto lacunoso: ci sono servizi pagati dai cittadini per mezzo della TARI nonché previsti nel capitolato d’appalto ma che di fatto non risultano fruiti dagli stessi. Un altro punto sul il quale ci siamo battuti riguarda il nostro parere contrario sul tema del forno crematorio, una scelta dell’amministrazione che abbiamo contestato fin dal principio esortando i cittadini contrari ad unirsi in un comitato “No Forno crematorio”. Abbiamo vinto la nostra battaglia facendo revocare gli atti all’amministrazione Comunale.»

Dove, secondo lei, il comune non ha ancora fatto abbastanza?

«L’amministrazione è carente rispetto all’attenzione che meritano i nostri ragazzi. Ne è un esempio il centro Giovanile “ex Mattatoio” diventato un “corsificio” senza che questo abbia una programmazione di più ampio respiro e che coinvolga in prima persona quelli che dovrebbero essere i fruitori; così come lo è il totale abbandono del museo, rimasto chiuso da anni, senza una visione futura. Abbiamo assistito a tanti proclami di sogni da parte dall’assessore alla cultura che basava tutto in uno pseudo finanziamento che doveva provenire dalla Regione Lazio di fatto mai giunto e ormai perso. La Biblioteca Comunale, che era fra le più importanti del sistema Bibliotecario Ceretano, diventata oggi un fanalino di coda e nella quale manca un responsabile che non è stato sostituito a fronte di chi ha lasciato; anche qui manca una visione di crescita e implementazione del servizio.»

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Nell’intervista dello scorso anno (I Fatti News – Roma Nord edizione Gennaio 2020), tra le carenze dell’attuale amministrazione, aveva segnalato le poche proposte in ambito culturale e giovanile e di progettazione e miglioramento delle infrastrutture. Crede che ci siano ancora queste carenze o ha visto un miglioramento?

«Corro il rischio di ripetermi ma come ho già detto le carenze in ambito culturale e giovanile sono molto forti. Per quanto riguarda il miglioramento infrastrutturale poco è stato fatto se non portare a termine progetti e finanziamenti ottenuti dalla precedente amministrazione (mi riferisco a grandi infrastrutture che servono al nostro paese) per il resto ho visto piccoli interventi a macchia di leopardo senza che fossero sostenuto da una visione d’insieme del nostro territorio.»

Il 2020 è stato un anno difficile, soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria, come ha gestito la pandemia il comune di Campagnano?

«Sicuramente l’amministrazione Comunale ha avuto non poche difficoltà ad affrontare questa pandemia, specchio di una oggettiva difficoltà nazionale. E qualche errore ‘umano’ ha aggravato in qualche frangente la situazione: Campagnano è stata per un periodo chiusa e dichiarata zona rossa a causa dell’inadeguatezza di chi ha gestito l’emergenza sanitaria, stando a capo del COC.»

Il 2021 sarà l’anno di nuove elezioni comunali, che progetti avete?

«Vogliamo costruire un progetto per il nostro paese che riporti la serenità e la libertà di esprimere il proprio pensiero da parte di ogni Cittadino senza essere sottoposto alla gogna mediatica; saremo promotori di una lista forte, rappresentativa e capace di riportare questo paese allo splendore che merita, basata sulle persone di valore e non dettata dall’anagrafe o da schemi partitici incapaci di esprimere i progetti significativi di un tempo.»

Pubblicato su ->  “I FATTI area metropolitana” Nord – Edizione Gennaio 2021


Foto di Kaboompics – Pexels

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