Caro biglietti aerei, Schifani: “Assurdo che costi meno andare da Roma a Dubai che a Palermo”

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Renato Schifani.Foto da regione.sicilia.it

Il Governatore della Regione Siciliana Renato Schifani da tempo ha fatto uscire allo scoperto che un volo Roma-Palermo costi più che un volo Roma-Dubai e nei giorni scorsi lui stesso, ospite di Diario del Giorno su Rete4, ha dichiarato “non accettabile”.

Schifani ha denunciato quello che ha definito “un cartello da parte di due compagnie, Ita e Ryanair, con prezzi al rialzo” sulle tratte per Catania e Palermo. “Abbiamo denunciato questa situazione all’Antitrust – ha ricordato Schifani – sia a dicembre che, pochi giorni fa, in occasione della Pasqua e abbiamo depositato un esposto alla Procura di Roma“.

La dichiarazione in TV

Durante il programma televisivo, Schifani ha tenuto a precisare che “Il caro voli non è dovuto al caro carburanti perché i prezzi sono notevolmente diversi a parità di distanza. In particolare per i collegamenti tra Palermo e Catania con Roma e Milano si è realizzato un cartello di due compagnie, le uniche a coprire le tratte. Sono Ita e Ryanair che non si fanno concorrenza -e continua-  i viaggiatori sono costretti a subire questo salasso perché non hanno alternative.

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È assurdo – sottolinea- che da Roma costi meno andare a Dubai che a Palermo. Noi abbiamo denunziato questa situazione, già a Natale, all’Antitrust. Abbiamo reiterato la denunzia nei giorni scorsi in vista della Pasqua, quando molti giovani siciliani rientrano a casa e c’è un notevole afflusso di turisti. Abbiamo anche presentato un esposto alla Procura di Roma perché crediamo che ci sia un reato di abuso.

Nel caso di trasporto pubblico infatti ci si trova nell’esercizio di una pubblica funzione. Stiamo facendo di tutto per arrivare ad una sanzione”.

Dichiarazioni pesanti e che non lasciano spazio all’interpretazione .

In questa vicenda – ha concluso – mi spiace particolarmente che sia coinvolta una società a capitale pubblico, e a cui lo Stato ha dato 600 milioni per coprire le perdite, che dovrebbe adottare dei prezzi meno cari”.

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