Ciclista soccorsa in ritardo per il blocco dell’autostrada degli attivisti, è grave

Gli attivisti avevano bloccato l’autostrada per protestare e sollecitare il governo all’adozione di misure contro il “collasso climatico”. Il gruppo Letzte Generation degli ambientalisti che “opera” in Germania (quelli del lancio di purea di patate sul quadro di Monet) nel corso della loro protesta, hanno però provocato un notevole ritardo ai soccorsi. L’episodio è accaduto a Berlino ed ha fatto sollevare critiche da più parti.

L’incidente ed i soccorsi in ritardo

Una ciclista è stata investita da un camion sulla Bundesalle ed è rimasta incastrata sotto il mezzo. Le condizioni della donna sono subito apparse gravi e inoltre il camionista che è sceso dal mezzo è stato accoltellato da un uomo che poi è fuggito via. L’ambulanza che doveva intervenire, una di quelle attrezzate per casi particolarmente gravi, è però rimasta bloccata nel traffico che si era creato a causa della protesta degli attivisti.
Il ritardo ha obbligato i soccorritori ad usare mezzi improvvisati per liberare la donna e, come raccontato dai vigili del fuoco, la ciclista è stata portata in ospedale in elisoccorso e sarebbe in gravi condizioni.

Il sindacato di polizia

Sull’accaduto, il sindacato di polizia ha emesso una dura nota in merito alle attività di Letzte Generation, criticando quella che viene da loro definita una “protesta innocua”. Il sindacato giudica severamente l’episodio e afferma che “chiunque blocchi il traffico, rischia e impedisce alla sicurezza interna di agire. Oltretutto, chi fa ciò, accetta consapevolmente che le persone debbano aspettare più a lungo per l’aiuto della polizia e dei vigili del fuoco”.

La politica

La socialdemocratica Iris Spranger ha commentato dicendo che non ci sono giustificazioni nel mettere in pericolo la vita altrui.
La sindaca di Berlino, Franziska Giffey ha detto che ora spetterà alle autorità chiarire le responsabilità di chi ha causato ritardo ai mezzi di soccorso. I vigili del fuoco riferiscono tuttavia che il blocco della corsia di emergenza non è stato causato solamente dalla protesta degli attivisti.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto agli attivisti di rivedere le loro forme di protesta, chiosando che “queste azioni non riscuotono certamente un ampio consenso dalla cittadinanza, riferendosi anche alle manifestazioni estreme degli attacchi alle opere d’arte.

Leztze Generation

Il Gruppo, pur dicendosi sgomento per l’episodio, ha spiegato che quando gli attivisti attuano un blocco per protesta, si assicurano che la corsia di emergenza resti libera.
Evidentemente in questo caso qualcosa non deve aver funzionato, giacché la corsia per l’emergenza, come detto, era bloccata.
Gli attivisti, con un comunicato, hanno precisato che non appena il governo avvierà le misure di sicurezza per il clima, le azioni di protesta termineranno. E ci mancherebbe pure.

Foto indicativa e non relativa ai fatti di Berlino tratta da: video.corriere.it