CoopAeL: in tempi di isolamento sociale, aiutiamo gli anziani a combattere la solitudine

La Cooperativa Sociale Ambiente e Lavoro Onlus si è aggiudicata il secondo lotto del bando di gara per l’affidamento della “Gestione dei servizi presso le nuove residenzialità di Roma Capitale per Persone Anziane”

La struttura

Il lotto 2 concerne il Co-housing per cinque persone anziane e il Centro per l’invecchiamento attivo: entrambe le attività hanno luogo presso l’edificio ERP di via Luigi Crocco 21/23, in zona Ponte di Nona.

Al piano terra della struttura nella periferia est della Capitale vi è l’appartamento, confiscato alla criminalità, dove convivono cinque persone anziane.

Questo progetto di co-residenza del Comune di Roma nasce dalla volontà di migliorare la qualità della vita degli anziani in contesti fortemente urbanizzati come le grandi città, evitando il rischio di solitudine e isolamento.

Partendo dall’esigenza di diminuire i costi dell’abitare, spesso difficili da sostenere per un pensionato in una grande città, permette all’anziano di sentirsi parte di una piccola comunità dove i compiti quotidiani vengono divisi e ripartiti.

Leggi anche -> Sociale, al via “Casa95” per il reinserimento sociale e lavorativo di persone senza dimora

Un servizio, quindi, non solo per dare ospitalità e supporto agli anziani soli, e in situazioni di fragilità socio-economica, ma che vuole proporre un nuovo modello di residenza basato sull’invecchiamento attivo che promuova l’autodeterminazione e la valorizzazione delle risorse personali.

Da qui la volontà di puntare sul co-housing, con appartamenti da condividere in un contesto dal clima “familiare”, come possibile modello alternativo delle case di riposo dalle grandi dimensioni.

La Cooperativa Soc. Ambiente e Lavoro, impiegando un’equipe multidisciplinare composta da un’assistente sociale con ruolo di Coordinatore, un educatore professionale, un operatore socio sanitario

e uno psicologo, coordinerà, gestirà e monitorerà varie attività che si svolgeranno presso la struttura, momenti di socializzazione e di vita quotidiana, attraverso un costante dialogo con i vari attori territoriali, promuovendo di fatto una formula di convivenza sicuramente innovativa.

Obiettivi

L’obiettivo è quello di valorizzare e tutelare la persona, prima di tutto garantendo un diritto fondamentale che è quello all’abitazione, poi sostenendo il benessere psicofisico della persona a 360 gradi in un’ottica di invecchiamento attivo

Per questo motivo la Cooperativa garantirà, grazie alla presenza di un geriatra, attività di screening sanitari e controlli medici periodici agli utenti; con l’intervento di una nutrizionista, verrà dato, invece, un importante contributo anche all’aspetto legato all’alimentazione e, grazie ad un istruttore di attività motoria, sarà possibile coinvolgere gli anziani anche in attività di ginnastica, fondamentali per mantenere uno stile di vita corretto e salutare.

Le dichiarazioni:

Filomena Santella, responsabile delle attività legate all’assistenza domiciliare nella Cooperativa, ha commentato così l’impegno di CoopAeL:

“Il cohousing supera il concetto della casa di riposo, offrendo un modello di abitazione sicuramente innovativo che crea, intorno agli utenti, una vera rete di sostegno.

Il co-housing crea piccola famiglia, una comunità, e questo è sicuramente uno degli aspetti al quale maggiormente teniamo come Cooperativa. Non si tratta solo di organizzare l’ospitalità di queste persone, ma di prendersi cura attivamente delle donne e uomini presenti, non farli sentire soli, ma mantenerli attivi e consapevoli di far parte di una comunità.

Spesso le persone oltre a versare in condizioni di vulnerabilità socio economica sentono la mancanza di un contatto umano, di un confronto e di un dialogo.

Queste attività sono quindi volte al sostegno delle persone anziane che versano in uno stato di fragilità relazionale, facendole convivere in armonia nella stessa casa, favorendone l’autonomia”.

Leggi anche -> Municipio VIII – CoopAeL: Tor Marancia salva gli invisibili

Beatrice Catallo, portavoce e progettista della Cooperativa, ha commentato così questo servizio:

“In questo periodo di pandemia siamo stati costretti a ripensare gli spazi domestici e a trovare nuove modalità di vivere le relazioni interpersonali a causa dei lockdown e delle misure distanziamento sociale imposte.

Sicuramente gli anziani, sono tra le categorie che ha sofferto di più questa situazione.

In questo ripensamento sulla domiciliarità si inserisce la possibilità di promuovere forme diverse di abitazione che possano consentire un ambiente personale e nello stesso tempo migliorare l’efficienza degli interventi di sostegno per persone più fragili. Il cohousing valorizza la prossimità, rispondendo al bisogno di sicurezza e relazione, contrastando la solitudine e l’isolamento che possono essere vissuti nelle grandi aree urbane come Roma.

I vantaggi di questo modello di convivenza autogestito sono sicuramente l’abbattimento dei costi d’affitto e delle spese legate alla casa che sono sempre più alte e spesso insostenibili per alcuni cittadini romani . La caratteristica fondamentale del co-housing è inoltre quella di coniugare i benefici della condivisione di alcuni spazi e attività comuni, con il mantenendo dell’individualità della propria abitazione e dei propri tempi di vita.

Infatti, in questo progetto, porteremo avanti varie attività volte al mantenimento dell’autonomia della persona, l’autogestione e la promozione di un invecchiamento attivo.

Siamo contenti di poter lavorare su questi Progetti dando il nostro contributo attraverso l’esperienza maturata dalla Cooperativa, e dai suoi professionisti, in vari progetti e attività per gli anziani che rappresentano una risorsa preziosa per ogni comunità sociale”.


Iscriviti a:

Notizie dal web

Gruppo facebook di Notizie di Attualità, Cultura, Scuola e Formazione, Economia, Scienza, Società, Gastronomia, Politica, …

Tutto tratto dal WEB

Recent Posts