Coronavirus, la crisi fa salire i prezzi degli ombrelloni fino a +35%: ecco dove si spende di più

Per chi potrà permettersi delle vacanze, l’impressione è che non saranno a buon mercato, soprattutto a causa dell’emergenza legata al Coronavirus. I costi di ombrellone e sdraio, infatti, sono cresciuti in maniera evidente a causa delle nuove norme sul distanziamento sociale imposte proprio dalle nuove esigenze sanitarie.

I gestori di lidi e stabilimenti balneari hanno dovuto rivedere la sistemazione delle proprie strutture proprio per rispettare le distanze previste dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il numero di posti è diminuito e, di conseguenza, i prezzi si sono alzati. Secondo un’indagine realizzata da Altroconsumo, si può addirittura arrivare fino al 35% in più per ogni giornata trascorsa in uno stabilimento balneare. Un incremento importante che, inevitabilmente, influenzerà la possibilità degli italiani di svolgere delle vacanze al mare.

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L’indagine ha riguardato 117 stabilimenti balneari dislocati in sette località turistiche delle Regioni Sicilia, Lazio, Liguria, Toscana, Campania, Emilia Romagna e Marche, verificando le modifiche dei prezzi rispetto al medesimo periodo del 2019. In media, per un singolo giorno si arriverà a spendere il 12% in più rispetto ad agosto 2019, mentre l’aumento è del 15% chi sceglie di affittare ombrellone e sdraio. Gli abbonamenti mensili fanno segnare “solo” un +5%.

Ma dall’indagine in questione emergono anche le località dove noleggio di ombrellone e due sdraio ha subito gli aumenti più decisi. Secondo QuiFinanza: “Scopriamo così che nella penisola sorrentina(zona che comprende Sorrento, Vico Equense, Meta e Piano di Sorrento) i prezzi degli stabilimenti sono aumentati mediamente del 32% rispetto a quelli praticati lo scorso anno.

Incrementi in doppia cifra anche per Finale Ligure, dove i rincari sono stati del 16% rispetto ai prezzi del 2019 (in alcuni lidi si è passati da 33 euro al giorno a 45 euro al giorno). Differente, invece, la situazione per i bagnanti palermitani che, conti alla mano, pagheranno di fatto gli stessi prezzi dello scorso anno (aumento dell’1%).”