CORONAVIRUS. L’esercito degli invisibili

In questo periodo drammatico, in cui siamo colpiti da questa epidemia che sta falciando migliaia di vite umane, sono molti coloro che si lamentano di essere chiusi in casa e che vogliono tornare al più presto alla vita normale.

Tutti abbiamo rivolto il pensiero ai medici, agli infermieri ed agli operatori sanitari o del primo soccorso, agli agenti di polizia, che sono in prima linea per la lotta al coronavirus.

Ma, c’è anche un piccolo esercito di eroi, che nessuno menziona, a cui nessuno fa caso, perché sono figure che vediamo tutti i giorni ed a cui non diamo peso: il cassiere del supermercato per esempio, il bottegaio del paese, il tabaccaio e tutte quelle figure che lavorano all’interno delle attività commerciali che devono rimanere aperte per forza.

Loro come gli altri, desidererebbero forse rimanere a casa e tutelare la propria famiglia, essendo tra l’altro molto esposti al pericolo di contagio, vedendo  centinaia di persone ogni giorno;  Ma oltre a loro ci sono anche altre categorie, come per esempio gli OSS dentro le case di cura,  che offrono un grande supporto agli infermieri e ai dottori.

Poi in un momento tanto cruciale sono fondamentali i trasporti, coloro che lavorano nel servizio di trasporto persone oppure merci.

La rete italiana, insieme a quella francese è quella più sviluppata al mondo per trasporto su gomma, se si fermassero i trasporti, si fermerebbe tutta la nazione.

Come loro, dobbiamo dare credito anche a chi lavora nel settore petrolifero, i benzinai e tutti coloro che garantiscono ancora l’efficientamento energetico, gli operai,  coloro che gestiscono le assistenze, che rendono possibile funzionamento di linee elettriche, condutture idriche, condutture del gas e tutti quei servizi indispensabili per la sopravvivenza nell’Era Contemporanea.

Un piccolo esercito di invisibili soldati, che combatte silenziosamente dietro le trincee, grazie al quale,  coloro che sono in prima linea possono operare con serenità.

Infine, ci siamo noi, che costretti si, a rimanere a casa, possiamo fare la nostra parte,  evitando il diffondersi del contagio e dando un grande contributo alla lotta al coronavirus!

Francesco Digiorgio