Diaco: l’appello all’Unesco sancisce la condizione di Roma. Le accuse a Gualtieri

Il consigliere capitolino in quota M5S, nonché Presidente della Commissione IV Ambiente di Roma Capitale, Daniele Diaco, in una nota denuncia la situazione della città definendola “al collasso”.

“E’ certificato: con Gualtieri sindaco, Roma è ormai preda del degrado più totale. Più di 150 intellettuali, artisti, docenti, curatori e storici dell’arte hanno firmato un appello all’Unesco chiedendo di richiamare il Comune ai suoi doveri di controllo contro il degrado che ha tristemente abbracciato il Centro storico”. Con queste parole il consigliere apre la comunicazione, imputando responsabilità al sindaco sulla condizione di degrado urbano.

La lettera prosegue spiegando che l’appello al World Heritage (Il sito sul patrimonio mondiale) “ha lo scopo di contrastare il Suk (termine di derivazione araba che sta a significare mercato caotico) in cui si è trasformato il cuore pulsante della vita capitolina”. Nel testo poi si legge che lo scenario è reso “mortificante” dalla presenza invasiva dei “tavolini selvaggi e degli arredi non a norma, dalle erbacce infestanti e dal rumore incessante a tutte le ore del giorno e della notte”.

Diaco definisce tutto questo “una vergogna senza fine”, precisando che tale condizione è “ripresa anche a più colonne dalle testate di tutto il mondo”.

Il pentastellato conclude la nota con parole rassegnate e sdegnate: “questa è diventata la Capitale d’Italia con Gualtieri sindaco e Sabrina Alfonsi assessore al Verde”.

Foto metronews.it (elaborazione)

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