Frosinone, conferenza sanitaria dei sindaci, coordinata da Ottaviani

Si è svolta presso la sala teatro della Asl la conferenza dei sindaci della provincia di Frosinone, presieduta dal sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, alla presenza della Direttrice f.f. Asl Patrizia Magrini e della direttrice amministrativa Pierpaola d’Alessandro.

“Oggi Siamo in una fase di minore criticità – ha dichiarato il sindaco Ottaviani – e l’incontro odierno nasce proprio per analizzare le necessità dell’organizzazione sanitaria del territorio, all’indomani del superamento della fase più difficile dell’emergenza, connessa alla pandemia del covid-19. Le trentamila prestazioni circa accumulate quali arretrato del periodo febbraio-maggio, molto probabilmente, saranno smaltite ed erogate entro i prossimi mesi, anche grazie all’aiuto della sanità convenzionata”. La dottoressa Magrini ha illustrato i numeri dell’emergenza sanitaria, sottolineando come la situazione in provincia sia sotto controllo, pur con l’obbligo di tenere la guardia alta”.

58 i decessi in tutta la provincia; 705 i contagi, pari all’ 8,3% di casi della regione. Basso l’indice di letalità se confrontato a quello di altri territori.

“La struttura sanitaria pubblica – ha aggiunto il presidente della conferenza dei sindaci, Nicola Ottaviani- sta cercando di tornare alla normalità, in ordine alle prestazioni specialistiche e ai livelli di assistenza per la tutela della salute, anche e soprattutto per le patologie diverse rispetto al covid-19 che, necessariamente, ha drenato risorse professionali nei periodi di maggiore criticità. È importante, oggi,riuscire a  conciliare le prestazioni di routine, all’interno dell’ambiente ospedaliero in cui tutte le prescrizioni anti covid sono ovviamente osservate scrupolosamente, con le esigenze di sicurezza sanitaria, in caso di eventuale aumento della curva di positività, nella prossima stagione invernale. Lo scambio di esperienze e la condivisione di percorsi tra l’azienda sanitaria e i sindaci dei nostri comuni costituiscono il know-how pubblico che abbiamo acquisito sul campo in questi mesi di emergenza, dimostrando come la macchina pubblica, ad ogni livello, sia in grado di reagire anche rispetto alle situazioni più difficili. Il personale medico e paramedico dei nostri ospedali è stato spesso sottoposto a un superlavoro e, ora, per tornare alla normalità, pur sempre tenendo alta l’attenzione, vi è bisogno di tempi certi e procedure compatibili sia con i carichi di lavoro, sia con la effettività del diritto alla salute dei nostri cittadini. La dottoressa Magrini ha annunciato che si sta attualmente lavorando per recuperare le 30.000 prestazioni sanitarie cancellate nel periodo di lockdown, con il contemporaneo sblocco delle assunzioni, che permetterà ai nostri reparti di poter contare su un maggior numero di operatori sanitari specie nei settori cronicamente in difficoltà”.

 

 

 

 

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