Gazprom oggi chiuso gas a Polonia e Bulgaria. Varsavia pensa di fare causa all’Azienda

Gazprom

Nel quadro delle ritorsioni russe contro le sanzioni, parte il blocco delle erogazioni di gas ai Paesi che non pagano in rubli. Dopo la Polonia, oggi rubinetti chiusi anche per la Bulgaria. Questa è la minaccia che l’Azienda dovrebbe mettere in atto. L’ultimatum avvertiva che il 27 aprile avrebbe segnato la data dell’interruzione dei flussi.

Varsavia vs Gazprom?

La Gazprom aveva ribadito che se ieri non fossero arrivati i pagamenti in rubli, sarebbe scattata oggi la “chiusura dei rubinetti“. Varsavia e le principali società di gas polacche ribadiscono che non hanno intenzione di adempiere ai pagamenti con i rubli, anzi, il governo sta valutando la possibilità di fare causa a Gazprom per violazione del contratto.

Polonia e Bulgaria: violazione del contratto

Anche il governo di Sofia, come quello di Varsavia, vede la decisione di Gazprom come una violazione del contratto. Nell’accordo contrattuale infatti, non è previsto pagamento in altra valuta se non in euro. Non è prevista nemmeno l’interruzione dell’erogazione, se i pagamenti sono in regola, e la Bulgaria precisa di aver sempre pagato tempestivamente e rigorosamente.

Cos’è Gazprom

Fare causa all’Azienda vuol dire fare causa al governo di Putin, perché PAO Gazprom è una multinazionale russa, sotto il controllo del Governo della Federazione Russa. Fondata nel 1989 è attiva nel settore energetico-minerario e in particolare nell’estrazione e nella vendita di gas naturale. La sede centrale di Gazprom è a San Pietroburgo nel grattacielo Lachta-centr.