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I sindaci hanno ricordato la “doppia responsabilità” dei Paesi del G20 nel far fronte alla pandemia COVID-19. Hanno poi sottolineato che “il test più significativo dell’impegno di ogni governo nell’azione per il clima è indicare dove saranno indirizzati i finanziamenti per la ripresa da COVID-19” Sala e Raggi chiedono ai Paesi del G20 di garantire che i piani di ripresa siano: verdi: è necessario promuovere pacchetti di incentivi verdi, smettendo di finanziare tutte le forme di combustibili fossili; investire nei trasporti pubblici e creare sistemi alimentari più sostenibili, costruendo città che integrino la natura e mantenendo l’APS (Aiuto Pubblico di Sviluppo) allo 0,7% del PIL. Giusti: occorre programmare dei piani di ripresa equi, indirizzando almeno il 40% degli investimenti sul clima a comunità svantaggiate; aumentare la partecipazione delle donne nella forza lavoro, supportare i lavoratori essenziali e garantire accesso equo ai vaccini in tutte le nazioni.
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Di seguito alcuni passaggi chiave della dichiarazione. “Nell’anno della COP26, è necessario che il più grande investimento pubblico sia utilizzato in modo lungimirante e strategico. Così non solo da ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, ma anche creare posti di lavoro sostenibili e migliorare la resilienza e l’equità”. “I sindaci dei Paesi del G20 sono stati in prima linea nella risposta sia al Covid-19 sia alle crisi climatiche attraverso la fornitura di servizi pubblici. Inoltre hanno sviluppato un programma ambizioso per ridurre le emissioni di gas serra, supportare posti di lavoro, migliorare il benessere di tutti i nostri cittadini”. “Chiediamo al G20 di essere ambizioso e risoluto”. Questa dichiarazione segna l’avvio ufficiale del lavoro annuale di Urban 20 con il meeting Sherpa U20 che inizia oggi. Per ulteriori informazioni su Urban 20, visitare il sito www.urban20.org .
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