INPS, Pensione invalidità: arriva l’aumento e la conferma che tutti aspettavano

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Importanti novità all’orizzonte per la pensione invalidità nel 2021: verranno modificati, come riporta trendonline.com, gli importi dei trattamenti di assistenza. Ricordiamo che ogni anno gli importi relativi agli assegni previdenziali, che sono erogati dall’Inps, vengono adeguati all’inflazione. Beneficiano, in altre parole, della perequazione. Lo stesso vale per gli importi erogati come pensione invalidità civile.

Questi nuovi adeguamenti sono stati comunicati ufficialmente attraverso un decreto datato 16 novembre 2020, che è stato emanato congiuntamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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Pensione invalidità: cosa dice il decreto!
Stando a quanto comunicato ufficialmente all’interno del Decreto, per quanto riguarda la pensione, l’indice di rivalutazione che dovrebbe essere applicato sulla pensione erogata dall’Inps nel corso del 2020 – rispetto a quanto erogato nel 2019 -, dovrebbe essere aumentata dallo 0,4% allo 0,5%. Presumibilmente, invece, l’indice di rivalutazione per le pensioni dal 2021 dovrebbe essere pari allo 0%. Questo significa che gli importi delle pensioni non dovrebbero subire alcun tipo di adeguamento nel 2021. Gli importi dovrebbero subire una modifica come conseguenza dell’incremento del costo della vita, che è stato registrato nel corso di quest’anno.

Proviamo, quindi, a fare il punto della situazione sulla pensione invalidità 2021. Una nuova circolare, appena emanata dall’Inps, spiega chiaramente come l’ammontare dei trattamenti di assistenza, che sono stati riconosciuti agli invalidi, debbano essere modificati per effetto della perequazione. Ma non solo: saranno modificati anche i limiti di reddito per riuscire a vedersi riconosciuto il diritto alla pensione invalidità. Coinvolte dalla novità sono sono le seguenti prestazioni:

pensione d’inabilità civile;
assegno di assistenza per gli invalidi civili parziali;
assegno sociale sostitutivo;
indennità per talassemici.
Pensione invalidità: come cambierà l’assegno!
Come cambierà, invece, l’assegno per quanti stiano ricevendo tutti i mesi una pensione invalidità? Ricordiamo che questa prestazione spetta unicamente a quanti abbiano un’invalidità civile riconosciuta dal 74% al 99%. Il beneficiario, inoltre, deve essere disoccupato e non deve superare determinati limiti di reddito. Per il 2021 la pensione invalidità ammonta a 287,09 euro ogni mese: questa cifra si ottiene grazie all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps riconosciuti per il 2020. Cambiano anche le regole per il reddito personale per poter richiedere la prestazione, che, adesso, deve essere pari a 4.931,29 euro per lo stesso anno. Nel caso in cui siano presenti alcune condizioni, sulla pensione invalidità spetta un aumento pari a 10,33 euro.

La pensione di inabilità civile, spetta invece agli ivalidi civili al 100%. L’importo della prestazione è pari all’assegno di assistenza, che per il 2021 sarà pari a 287,09 euro. Anche in questo caso l’incremento è stato pari allo 0,5% dei trattamenti Inps, in corso nel 2020. Il limite di reddito personale che permette la riscossione della pensione è pari a 16.982,49 euro per il 2021. Nel caso in cui siano presenti alcune condizioni, sulla pensione di inabilità civile spetta un aumento pari a 10,33 euro.

Ricordiamo che la pensione d’inabilità civile può beneficiare del cosiddetto incremento al milione, ossia arrivare fino a 651,51 euro mensili. Per poter beneficiare di questo incremento è necesario soddisfare i seguenti requisiti:

redditi propri non superiori a 8.469,63 euro, nel caso in cui il beneficiario non sia sposato;
redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro e redditi propri cumulati con quelli del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro, nel caso in cui il beneficiario sia sposato e non legalmente ed effettivamente separato.
Pensione per sordomuti!
Ricordiamo, invece, che la pensione speciale per sordomuti garantisce l’erogazione di un contributo mensile pari a 287,09 euro mensili. Anche in questo caso la nuova cifra beneficia dell’incremento dello 0,05% garantito ai trattamenti Inps. Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui per il 2021.

Nel caso in cui siano presenti alcune condizioni, sulla pensione speciale per sordomuti spetta un aumento pari a 10,33 euro.

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