INPS, Reddito cittadinanza: a luglio taglio del venti percento e calendario dei pagamenti

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

In arrivo la mensilità di luglio del reddito di cittadinanza. Se alcuni hanno già ricevuto l’accredito del sussidio fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle, per altri mancano poche ore all’attesa ricarica della card.

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Reddito di cittadinanza, il calendario di luglio
Ogni mese, l’erogazione del reddito di cittadinanza avviene intorno alla data del 27, con piccole variazioni a seconda del giorno della settimana in cui cade quella data. A luglio, il 27 è lunedì: è quindi probabile che proprio all’inizio della prossima settimana i beneficiari del reddito di cittadinanza si ritrovino accreditate le somme spettanti sulla propria card.

Generalmente, dalle disposizioni di pagamento da parte dell’Inps all’effettivo accredito della somma passa sempre qualche giorno. Il mese scorso, le disposizioni di pagamento sono avvenute intorno al 24 giugno, mentre i primi accrediti sono stati ricevuti il 26.

Ad averlo ricevuto intorno alla metà luglio, invece, sono coloro che hanno fatto richiesta da poco, e la cui domanda per beneficiare del sussidio è stata accolta dall’Inps a giugno. Coloro che invece hanno presentato o presenteranno la domanda questo mese, riceveranno la somma spettante già accreditata sulla card al ritiro, con le disposizioni di pagamento che verranno inviate a partire dalla metà di agosto.

Come controllare l’accredito
Le modalità per controllare che il pagamento del reddito di cittadinanza sia stato effettuato regolarmente sono tre:

ci si può collegare al sito dell’Inps a questo link, e autenticarsi con il proprio codice fiscale e il PIN rilasciato dall’Istituto, oppure utilizzando la propria Carta Nazionale dei Servizi (CNS), la Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o l’identità digitale SPID;
altra possibilità è quella di accedere al sito ufficiale del Rdc, redditodicittadinanza.gov.it, e cliccare su “Richiedi o Accedi”. In questo modo, ci si può autenticare utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale;
il terzo metodo è quello di recarsi a uno sportello bancomat ATM di Poste Italiane, e inserire la propria card del Reddito di cittadinanza. In questo modo, si potrà facilmente controllare se l’accredito è stato già effettuato o se occorrerà aspettare ancora qualche giorno.
Chi subirà il taglio del 20%
Bisogna inoltre ricordare che, per chi non spende tutta la somma accreditata a luglio sulla propria card, a partire da agosto potrebbe arrivare una decurtazione del 20% dell’importo non utilizzato. A stabilirlo è il Dm 2.3.2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 163 del 30 giugno, con il quale il Ministero del Lavoro reca attuazione di un passaggio contenuto nel Dl 4/2019. Tale decreto ha infatti stabilito che, se il beneficiario del RdC non utilizza per intero l’importo spettante, incapperà in una trattenuta fino al 20% dell’importo non fruito con il mese successivo di accredito.

Non solo: ogni semestre, verrà completamente azzerata l’eccedenza non spesa nel caso sia superiore ad una mensilità di RdC. All’articolo 3, il Dm specifica che viene decurtato dalla disponibilità della carta l’ammontare complessivo non speso oppure non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto.

Condizionalità e obblighi rientrati in vigore
Altro elemento che è bene ricordare, la scadenza della sospensione delle misure di condizionalità in vigore per poter beneficiare del RdC. Per quattro mesi, con il Decreto Cura Italia e il Decreto Rilancio, il Governo ha sospeso l’obbligo di cercare lavoro e di recarsi presso i Centri per l’impiego per i recettori del reddito. Il motivo era naturalmente legato all’emergenza sanitaria in cui versava il Paese. Dal 17 luglio, quegli obblighi sono tornati in vigore.

Diverse sono le condizionalità da rispettare. Tra queste:

la registrazione sulla piattaforma digitale MyAnpal, che mira a far incontrare domanda e offerta di lavoro;
lo svolgimento di attività di ricerca di occupazione;
la disponibilità ad essere avviati alle attività previste dal Patto del Lavoro;
la disponibilità a sostenere colloqui di tipo psicoattitudinale ed eventuali prove di selezione per l’accesso al mondo del lavoro;
l’accettazione di almeno una di tre offerte considerate congrue al proprio profilo.