INPS, Reddito di cittadinanza finito: come avere pagamento anche a ottobre

Reddito di cittadinanza

Settembre ha segnato una tappa importante per il reddito di cittadinanza che proprio in corrispondenza, come riporta trendonline.com, di questo mese è scaduto per numerosi beneficiari.

Reddito di cittadinanza: per chi è scaduto a settembre?
Circa un percettore su tre del sussidio ha ricevuto a settembre l’ultima ricarica, visto che ha beneficiato per 18 mesi della misura tanto voluta dal Movimento 5 Stelle.

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Ci riferiamo a coloro che hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza già ad aprile 2019 dopo aver presentato domanda il mese prima.

Come indicato dal decreto legge del 28 gennaio 2019, il beneficio ha la durata di 18 mesi, alla scadenza dei quali si può fare richiesta di rinnovo per altri 18 mesi, ma è previsto un mese di fermo.

Reddito di cittadinanza: quando chiedere il rinnovo e quando arrivano i soldi?
Per quanti il reddito di cittadinanza è scaduto a settembre, la domanda di rinnovo può essere presentata già dall’1 ottobre 2020, ma la prima ricarica relativa al nuovo periodo di 18 mesi arriverà a novembre.

Per il mese in corso dunque non arriverà alcun pagamento a chi ha esaurito le 18 mensilità del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza finito: come avere soldi anche ad ottobre?
Per evitare di rimanere scoperti questo mese, ossia per fare in modo di ottenere qualche aiuto per fronteggiare almeno le spese più urgenti, si può percorrere una strada alternativa a quella del reddito di cittadinanza.

Ancora per pochi giorni infatti e precisamente entro il 15 ottobre, si può chiedere la terza mensilità del reddito di emergenza.

Stiamo parlando della misura di sostegno introdotta dal decreto Rilancio per due mensilità, cui ne è stata aggiunta una terza con il decreto agosto.

Reddito di emergenza per colmare buco Rdc: ecco di cosa si tratta
Come spiegato dall’Inps nella circolare n. 102 dell’11-09-2020, la domanda per la nuova mensilità può essere presentata indipendentemente dall’avere già richiesto, ed eventualmente ottenuto, le due mensilità già previste dal decreto Rilancio.

Il reddito di emergenza viene erogato per un importo compreso tra 400 e 800 euro in base alla composizione del nucleo familiare, con la possibilità di arrivare fino ad un massimo di 840 euro, se nel suddetto nucleo ci sono tre adulti e due minorenni, di cui un componente è disabile grave.

Come per il reddito di cittadinanza, anche per il reddito di emergenza è necessario essere in possesso di una serie di requisiti che andiamo a sintetizzare di seguito.

Reddito di emergenza: i requisiti per avere la terza mensilità
A maggio 2020 il reddito familiare deve essere più basso della soglia corrispondente all’ammontare del beneficio e quindi non può essere superiore agli 840 euro massimi previsti.

Il valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 deve essere inferiore a 10.000 euro.
Tale soglia è elevata di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20.000 euro, in presenza di ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

Il nucleo familiare inoltre deve avere un valore ISEE, attestato dalla DSU valida al momento della presentazione della domanda, inferiore a 15.000 euro.

Reddito di emergenza incompatibile con reddito di cittadinanza: come fare?
Da evidenziare che anche per la terza mensilità del reddito di emergenza valgono le stesse incompatibilità delle prime due e tra queste rientra il reddito di cittadinanza.

Chi però è decaduto da quest’ultimo beneficio per via dell’avvenuta scadenza a fine settembre, di fatto ad ottobre può presentare domanda per il reddito di emergenza.

Come detto prima la scadenza è prevista per il 15 ottobre e solo una volta ottenuto il pagamento di questo sussidio si potrà procedere alla richiesta di rinnovo del reddito di cittadinanza.

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