La parola all’erborista. La salvia: “l’erba dei Savi”

La Parola all’erborista

Rubrica di erboristeria a cura del Dott. Francesco D’Ambrosio

La salvia: “l’erba dei Savi”

Ecco una pianta che è davvero nota  a tutti. Moltissimi anni prima che fosse scoperta come ingrediente indispensabile in cucina, i popoli di tutto il mondo già lodavano le virtù curative di questa erba aromatica. Gli antichi greci e i romani usarono per primi la Salvia per conservare la carne. Il naturalista romano Plinio la prescriveva per i morsi dei serpenti, per l’epilessia, i vermi, le affezioni del petto e come emmenagogo.

Intorno al X sec i medici arabi credevano che la Salvia prolungasse la vita conferendo l’immortalità. Dopo le crociate questa credenza si diffuse in tutta Europa. La sua efficacia in molte malattie era ritenuta estremamente valida dalla scuola medica di Salerno che denominava questa pianta Salvia Salvatrix.

Addirittura gli studenti di tale prestigiosa scuola medica medievale solevano dire:” Perché mai dovrebbe morire chi coltiva Salvia nel proprio giardino?” La Salvia è sempre stata tenuta in grande considerazione ed era largamente prescritta. Già intorno al 1000, un erbario islandese raccomandava la Salvia per infezioni vescicali e calcoli renali.

La badessa ed erborista medievale tedesca Hildegard da Bingen prescriveva la Salvia per cefalea e affezioni gastrointestinali e respiratorie della più varia natura. Durante il XVI sec gli esploratori olandesi introdussero la Salvia in Cina, dove fu molto apprezzata, tanto che un chilogrammo e mezzo del loro tè veniva scambiato con mezzo chilogrammo del nuovo medicamento europeo.

I medici cinesi usavano la Salvia per curare l’insonnia, la depressione, le afflizioni gastrointestinali, le malattie mentali, i disturbi mestruali e la mastite. I medici indiani della tradizione ayurvedica usavano la Salvia indiana con impieghi analoghi. Essi la prescrivevano inoltre per emorroidi, vaginite, gonorrea e infezioni dell’occhio.

La Salvia era usata per trattare uno spettro talmente ampio di malattie da meritare la fama di vero e proprio medicamento quasi miracoloso. Non a caso il suo nome deriva dal latino “salus” che significa salute con riferimento alle riconosciute proprietà curative e medicamentose. Vero e che oggi alla Salvia sono state attribuite, in seguito a ricerche scientifiche,  numerose proprietà.

La Salvia contiene flavonoidi, saponine, acidi organici e un olio essenziale dotato di un buon valore terapeutico. L’olio essenziale possiede una proprietà unica, che distingue la Salvia dalle altre erbe medicinali, vale a dire la sua capacità di ridurre la traspirazione. Diversi studi hanno dimostrato che la Salvia riduce la sudorazione anche in misura del 50 per cento, con effetto massimo dopo due ore dall’ingestione.

Questo fa si che sia anche utilizzata per la preparazione di molti deodoranti. Inoltre si è rivelata attiva negli esperimenti di laboratorio contro diversi batteri infettivi, avvalorando il suo impiego secolare come vulnerario e antisettico. Le nonne solevano, proprio per questa azione disinfettante, utilizzare le foglie della pianta sui piccoli tagli e sulle sbucciature perché la pianta favorisce anche una buona e rapida cicatrizzazione.

Come la maggior parte delle spezie e delle erbe usate in cucina, la Salvia contribuisce a rilassare la muscolatura liscia dell’apparato digerente, proprietà che ne fa un buon antispasmodico. La pianta trova anche largo impiego contro tutte le affezioni gastrointestinali. Le persone con problemi di diabete dovrebbero farsi amica la Salvia giacché è stato dimostrato in uno studio condotto in Germania che l’assunzione dell’infuso di foglie di salvia è in grado di ridurre la glicemia.

La Salvia contiene anche tannini astringenti, che rendono conto del suo impiego nel trattamento della stomatite afosa, delle gengive sanguinanti e della faringite. In cosmetica e’ usato come dermopurificante, deodorante, stimolante e rassodante. In particolare creme a base di salvia  sono utilizzate per rendere più sostenuto il seno insieme a degli esercizi specifici. L’uso odontoiatrico poi è davvero diffuso. La Salvia si trova in dentifrici e colluttori proprio per la sua azione astringente e sbiancante. Basti pensare che non è molto lontana nel tempo l’abitudine di sfregare i denti con le foglie rugose della Salvia per pulirli e sbiancarli.

Questa è una pratica che si usava anche in passato quando non tutti usavano gli spazzolini da denti. L’infuso di Salvia è anche molto utilizzato per tutte le forme di malessere psichico o depressivo dovuto ad esaurimento fisico o mentale. L’olio essenziale di Salvia in particolare è utile a quelle donne con problemi di irregolarità e dolore nelle mestruazioni.

L‘olio essenziale infatti è utilizzato per rinormalizzare il flusso mestruale sia nei tempi (24-32 gg) che nella quantità, riducendo così le situazioni di anemia a cui va incontro chi soffre di mestruazioni abbondanti e troppo ravvicinate. Ha inoltre anche un’azione antidolorifica. La Salvia è indicatissima anche per i problemi della menopausa. In particolare l’infuso o l’olio essenziale sono utili per contrastare le vampate di calore e le palpitazioni, i disturbi vascolari, i dolori pelvici e le emorragie.

L’infuso va preparato con 40 gr di foglie in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti e bevuto durante la giornata.

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