Monte Altuino e la fortezza scomparsa

Monte Altuino è molto conosciuto dagli abitanti della Valled’Aniene, si trova nel comune di Arcinazzo Romano e da sempre riveste un’importanza storica .

L’Imperatore Traiano scelse le pendici per edificare la sua villa, anche per la presenza della “morra” a cui venne attribuito un significato mistico.

La montagna in passato venne sfruttata per la coltivazione a terrazzamento ed oggi ospita ancora i muretti a secco riconosciuti “Patrimonio UNESCO”.

Una sorgente di acqua limpida zampilla dal fontanile della “Verogna” e sembra che ci sarebbe anche una antica fontana romana.

Monte Altuino fu anche teatro bellico, subendo bombardamenti, anche a causa della presenza di trincee e contraerea tedesca, durante la Seconda Guerra Mondiale, ma non molti sanno che sulla vetta si trovano i ruderi di una fortezza medievale.

I ruderi fanno parte della fortezza chiamata il “Palazzolo”, edificata da tale Ildemondo nel 1087, per contrastare l’espansionismo dell’Abbazia di Subiaco.

Nel 1109 l’abate Giovanni V mosse le sue truppe assieme a quelle inviate da Papa Pasquale II radendo al suolo l’edificio e riconquistando i territori di Affile e Ponza (Arcinazzo Romano) al dominio abbaziale.

Oggi i ruderi sono ancora visibili, raggiungibili con una escursione di circa due ore che inizia dal fontanile della “Verogna” .

Della fortezza rimane solo il perimetro di pietre sparse delle mura abbattute ed un pozzo/cisterna, dove probabilmente veniva raccolta l’acqua piovana; uno sguardo al panorama che si estende sui monti Affilani e sui Simbruini, prima di ridiscendere percorrendo il medesimo percorso all’incontrario.