Monte Sant’Angelo, La transumanza nel Parco Nazionale del Gargano

Riconoscendo la grande importanza della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come “stazioni di posta”,  nel 2019, la Transumanza è stata riconosciuta patrimonio dell’Umanità dal Comitato intergovernativo dell’Unesco, una grande opportunità di tutela e promozione dell’antica pratica ancora viva in Puglia sul Gargano.

All’inizio di questo mese, l’Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Politiche e Ambientali ha presentato all’Ente Parco Nazionale del Gargano una proposta di cooperazione operativa e scientifica sul tema della transumanza nelle aree protette. Il progetto denominato  “NATURA VAGANTE – Naturalità del territorio agrosilvopastorale per una rete ecologica integrata” è finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Capitale Naturale, con Capofila il Parco Adda Nord. L’obiettivo del progetto è di attivare forme di collaborazione tra Enti Parco, Comunità locali, pastori, transumanti e agricoltori stanziali per la salvaguardia della transumanza,  integrando gli interventi di ripristino degli habitat naturali e seminaturali con lo sviluppo di una via di transumanza tutelata e regolamentata in modo da esercitare un’azione sinergica alla conservazione degli equilibri ecologici.

 

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