Monterotondo, apre il centro per il disturbo dell’attenzione

La Asl Roma 5 sarà la prima nel Lazio ad attivare due centri per il trattamento del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) per adulti, il primo partirà a maggio presso l’Ospedale SS. Gonfalone di Monterotondo, mentre il secondo sarà operativo entro l’estate a Colleferro, presso l’Ospedale Parodi Delfino. Questo passo è stato accolto molto positivamente da Patrizia Stacconi, presidente AIFA onlus, l’Associazione Italiana Famiglie ADHD: “Esprimo soddisfazione a nome dell’associazione italiana famiglie ADHD onlus per la nomina dei centri per la diagnosi e cura dell’ADHD negli adulti che la Asl Roma 5 è la prima nel Lazio a mettere a disposizione dei pazienti che ne sono affetti. La soddisfazione – continua la presidente – è anche per l’organizzazione nell’area dell’età evolutiva.

La Asl Roma 5, prima sprovvista completamente di centri di diagnosi e cura dell’ADHD per l’età evolutiva insieme alla Asl Roma3, Roma 6, e le Asl di Frosinone e di Rieti, si dota adesso di un centro per ogni Distretto. Questo è un modello che AIFA onlus auspica sia possibile avere in ogni Asl del Lazio”.

Infatti anche i servizi per la neuropsichiatria infantile, in ognuno dei sei distretti della Asl Roma 5, entrano ufficialmente a far parte dei “Centri specialistici abilitati alla elaborazione del Piano Terapeutico necessario alla prescrizione dei farmaci Metilfenidato (Ritalin®) e Atomoxetina (Strattera®) per il trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD – Attention Deficit HyperactivityDisorder) nei bambini a partire dai 6 anni di età e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento multimodale”. Questo vuol dire che per i minori con ADHD della Asl Roma 5 non sarà più necessario recarsi fuori Asl per la Prescrizione e per il Piano Terapeutico, la diagnosi e la cura.

“Si tratta di un grande risultato – commenta il Commissario Straordinario della Asl Roma 5, Giuseppe Quintavalle – Le famiglie, già fortemente provate, saranno seguite sul proprio territorio e non dovranno più allontanarsi per la Prescrizione e per il Piano Terapeutico. Noi non ci fermeremo. Continuerà il nostro impegno nell’approfondimento della patologia e nel sostegno verso le famiglie”.

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