Nerola, la città che strizza l’occhio alla questione femminile

Nerola, la città che strizza l’occhio alla questione femminile

Il sindaco di Nerola Sabina Granieri, in occasione della Festa della Donna, ha tenuto ad evidenziare la questione femminile.
La sua esortazione è tesa al riconoscimento dell’importanza della donna nella società. Una società che tende a mettere in secondo piano l’emisfero femminile, favorendo gli uomini  praticamente in ogni settore delle attività umane.

Sabina, sindaco al suo terzo mandato, ha ringraziato per gli auguri, ammettendo però che in qualche maniera si sente “innervosita” dagli stessi, perché, dice: “ci potrete festeggiare quando ci riconoscerete il merito, quando al Governo ci saranno più donne che uomini, quando nelle grandi aziende le donne percepiranno gli stessi stipendi degli uomini”.
La Granieri punta l’attenzione al giusto riconoscimento della donna anche nei luoghi di potere, precisando: “…dove sono le donne al potere, lì risiede cervello, anima, lucidità e cuore”.

Parla di Sé, proiettando i suoi auspici al futuro, con uno sguardo alla propria famiglia, ma l’augurio rappresenta ogni nucleo familiare, ogni piccola realtà familiare. Conclude infatti dicendo: “Avendo due figlie femmine spero vivamente nel futuro e mi impegnerò nel mio piccolo perché qualcosa cambi!”.

NON SOLO PAROLE, A NEROLA CONTANO I FATTI

L’esempio tangibile dell’impegno del sindaco della piccola cittadina laziale, e di tutti i nerolesi, è sicuramente lo specchio del Comune. L’amministrazione Comunale vanta infatti forti presenze femminili, e forse, la cittadina funziona bene per questo, chissà!
Nerola è un comune laziale che conta poco meno di 2.000 abitanti. La popolazione seppure non viva la molteplicità delle infrastrutture e dei servizi delle grandi città, ritiene piuttosto soddisfacente la qualità vita nel paese.

La donna a Nerola, gode nel limite del possibile delle occasioni sociali e istituzionali che il territorio offre.
Sul suo profilo Facebook Sabina Granieri pubblica una foto del Comune con la sua rappresentanza femminile e scrive: “Orgoglio donna! Un comune fatto di donne ragioniera, responsabile anagrafe e ufficio tecnico, sindaco e vice sindaco…. A maggioranza donna! Con la speranza di vedere tante istituzioni così!”.

PARI OPPORTUNITÀ, MA DAVVERO

Una riprova che si può e si deve valorizzare l’impegno e la dedizione delle donne, superando antichi preconcetti. Una ricetta semplice ma che obbliga ad abbandonare egemoniche convinzioni frutto di maschilismo e sessismo, che restano troppo spesso insite nella sottocultura di troppi.

Senza scadere nella critica scontata e di facile impatto sulle diversità sociali tra uomo e donna, occorre dire che certi esempi andrebbero seguiti davvero da “tante istituzioni”.
Il confine che definisce una società moderna ed emancipata, passa pure per queste connotazioni. Il giorno che smetteremo di dividere il mondo per sessi e impareremo a pensare per individui, allora ci troveremo all’alba di un nuovo illuminismo.


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