Roma: la Raggi attacca Casapound? Il Pd non paga l’affitto da anni

Roma: la Raggi attacca Casapound? Il Pd non paga l’affitto da anni

Quella di non pagare l’affitto in immobili di proprietà pubblica è una prassi troppo comune nel mondo politico attuale, come scritto dalla giornalista Lavinia Leone.

Virginia Raggi, nelle scorse giornate, ha messo a ferro e fiamme la Destra Giovanile, punendo con tinte forti tutte le realtà di Destra come Casapound, facendo chiudere la sede del partito.

Quale era la motivazione? Secondo la giunta non venivano da anni ricevuti i contributi affittuari dell’immobile, e per tanto, la sede doveva essere sgomberata. Una punizione esemplare per la Destra di Casapound, che a testa bassa ha tolto le lettere della propria sede in via Napoleone III.

Leggi anche Fotomontaggio Choc, si dimettano i responsabili

Ci siamo perplessi però, su tutta quella fetta molto più presente che da anni esegue lo stesso trattamento per le casse dello Stato.
In una analisi della Stampa, i numeri dei partiti che non pagano gli affitti sono indecenti, vediamone alcuni.

Roma: Il Pd e altri partiti non pagano l’affitto ma Raggi è solo contro Casapound

Virginia Raggi non sembra molto coerente ed è chiaro che l’attacco a Casapound sia di origine politico ed ideologico.

7 milioni di Euro per gli affitti non pagati dal PD

 

Tra questi troviamo gli immobili pubblici, le case popolari della Regione Lazio Ater-Roma che  restano il regno della morosità.

Quando a dover pagare i canoni sono partiti politici, sindacati, associazioni culturali o sportive, il mancato pagamento è assicurato come fa notare Francesco Mazzetto direttore dell’Ater:

Quando vi è in corso una procedura di «regolarizzazione», gli importi della morosità vengono oscurati.

IN TESTA TROVIAMO IL PD E LA CGIL

il Pd e la Cgil, trovati con morosità abnormi, hanno avviato il percorso di «regolarizzazione», e nulla più si sa delle loro situazioni contabili. Matteo Orfini, in una lettera al commissario del Pd a Roma, scrive: «Il debito imputato alle nostre strutture territoriali – scriveva il 25 gennaio – è superiore ai 600 mila euro. Una situazione gravissima e ingiustificabile, frutto della gestione in anni passati».
Da notare che il debito del Pd nei confronti dell’Ater-Roma era di 646mila euro già nel marzo del 2015.

Sempre la stampa riporta il caso clamoroso di via dei Giubbonari, che ha accompagnato e declinato la storia della sinistra romana. Prima il Pci, poi Pds, poi Ds, infine Pd. Nel frattempo il debito era esploso a 130mila euro.

Tra le altre sedi con una morosità altissima, troviamo il circolo Psi a Garbatella ormai defunto, con una morosità di 50 mila euro o la sede Psdi dell’Alberone con soli 54mila euro. Ancora il circolo Pri di Prati, in via Turba che si piazza con 25mila di ” Buffo” come lo chiamerebbero a Roma.

La lista, fornita in un articolo di Adhochnews.it, segnala ancora l’Udc di via Anagni con 142 mila euro , An di Corviale, ora passata a Fdi 161mila euro, Sel di via Silvano (142mila euro).

Anche Forza Italia, usufruisce dei locali affittati all’associazione culturale «Mai dire no» che due anni fa aveva un arretrato di 143 mila euro e che attualmente è in fase di «regolarizzazione».

Nonostante, come si sa, i partiti abbiano una formidabile leva per fare cassa: i soldi che arrivano dallo Stato attraverso i rimborsi elettorali o i lauti assegni per gli eletti.

 L’Ater può mettersi l’animo in pace di fronte ai 217 mila euro di debito che ha accumulato il Circolo ricreativo Corinaldo di via Corinaldo 120, oppure i 184 mila del Club Peperino di via del Peperino 39, o ancora i 175 mila del circolo Enal di piazza Donna Olimpia 5.

La Guardia nazionale ambientale Onlus, un’associazione di guardie zoofile volontarie che vanta di essere inserita dal 2011 negli albi della Protezione civile e dal 2016 è riconosciuta dal ministero dell’Ambiente, possa avere accumulato un debito di 173 mila euro per affitti non pagati nella sua sede centrale di via Scarpanto 64 dove occupa un locale di 228 metri quadri.

Roma: Il Pd e altri partiti non pagano l’affitto ma Raggi attacca Casapound?

Nella cifra iperbolica: 3 milioni, 995 mila euro di affitti non incassati. CasaPound non è tra queste. Nella città di Roma, oltre al palazzo al centro delle polemiche, il movimento ha numerose sedi e spazi aperti al pubblico, tutti con regolare contratto di affitto.

Oltretutto la maggior parte dei locali di cui abbiamo parlato, restano chiusi il 99 per cento del tempo senza generare nessun reale servizio alla cittadinanza. A Casapound invece, vivevano famiglie in stato economico vertiginoso, e per questo possiamo denunciare un comportamento bizzarro della giunta Raggi.

Roma: la Raggi attacca Casapound? Il Pd non paga l’affitto da anni

Questa è chiaramente una mossa politica, che se vuole portare a compimento una giustizia,deve richiedere lo stesso ai partiti che abbiamo citato nell’articolo, altrimenti è fortemente ingiusto e qualcuno dovrà dare delle spiegazioni in merito.