Roma, Rapporto nazionale zoomafia 2020, per reati contro gli animali

Il Rapporto Zoomafia 2020, redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV, alla sua ventunesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2019 e ha il patrocinio della Fondazione Antonino Caponnetto.

I crimini contro gli animali assumono diverse forme, hanno origini molteplici e sono plurioffensivi, ma sono altamente sottovalutati nella loro pericolosità. – afferma Ciro Troiano – Per questo è importante conoscere e analizzare il loro andamento delittuoso, per meglio adottare misure preventive e repressive”.

L’Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV ha chiesto alle Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2019, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali.

Per il Lazio le risposte sono arrivate da 6 Procure Ordinarie su 9 (non hanno risposto le Procure di Rieti, Velletri e Viterbo) e dalla Procura Minorile di Roma.

In particolare, per quanto riguarda le Procure Ordinarie:

Cassino (FR): 26 procedimenti con 3 indagati per uccisione di animali; 26 procedimenti e 20 indagati per maltrattamento di animali; 1 procedimento con 1 indagato per uccisione di animale altrui; 7 procedimenti con 7 indagati per abbandono di animali o detenzione in condizioni incompatibili: 1 procedimento a carico di ignoti per reati venatori. In totale nel 2019 sono stati registrati 61 procedimenti con 31 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +17% passando da 52 a 61, mentre il numero degli indagati è aumentato del +35% passando da 23 a 31.

Civitavecchia (RM): 37 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali; 32 procedimenti e 14 indagati per maltrattamento di animali; 4 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 14 procedimenti con 13 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 1 procedimento con 1 indagato per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 88 procedimenti con 30 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +14% passando da 77 a 88, mentre il numero degli indagati è diminuito del -23% passando da 39 a 30.

Frosinone: 33 procedimenti e 4 indagati per uccisione di animali; 18 procedimenti e 15 indagati per maltrattamento di animali; 3 procedimenti con 2 indagati per uccisione di animale altrui; 11 procedimenti con 2 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 1 procedimento e 4 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 66 procedimenti con 27 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono diminuiti del -11% passando da 74 a 66, mentre il numero degli indagati è diminuito del -31% passando da 39 a 27.

Latina: 93 procedimenti con 13 indagati per uccisione di animali; 48 procedimenti e 28 indagati per maltrattamento di animali; 3 procedimenti con 1 indagato per uccisione di animali altrui; 10 procedimenti con 9 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 11 procedimenti e 9 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 165 procedimenti con 60 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +29% passando da 128 a 165, mentre gli indagati sono aumentati del +15% passando da 52 a 60.

 Roma: 48 procedimenti con 13 indagati per uccisione di animali; 97 procedimenti con 66 indagati per maltrattamento di animali; 2 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali altrui; 46 procedimenti con 38 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 16 procedimenti con 18 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 209 procedimenti con 135 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono aumentati del +25% passando da 167 a 209, mentre gli indagati sono aumentati del +24% passando da 109 a 135.

Tivoli (RM): 42 procedimenti e 7 indagati per uccisione di animali; 22 procedimenti e 10 indagati per maltrattamento di animali; 4 procedimenti con 1 indagato per uccisione di animali altrui; 9 procedimenti e 10 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 9 procedimenti con 9 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. In totale nel 2019 sono stati registrati 86 procedimenti con 37 indagati. Rispetto al 2018 i procedimenti sono diminuiti del -18% passando da 105 a 86, mentre gli indagati sono diminuiti del -56% passando da 85 a 37.

“Nel Lazio sono diversi i segnali che indicano l’esistenza di forme di maltrattamento organizzato di animali ad opera di sodalizi criminali; esiti in tal senso arrivano dal traffico di cuccioli provenienti dall’estero, dai combattimenti tra animali, dalle infiltrazioni malavitose nell’ippica e dalle corse clandestine di cavalli – dichiara Troiano. – Le relazioni della DIA segnalano diverse infiltrazioni della criminalità organizzata nella regione anche per aspetti relativi ad attività zoomafiose, come quelle del clan Zaza che, insieme ad altri affari, è dedito alla gestione di scuderie di cavalli da corsa; quelle dei Casalesi, dei Misso, e dei Mazzarella specializzati nel settore del gioco e delle scommesse sportive ed ippiche; o, ancora, quelle di alcune ‘ndrine calabresi che, tra le altre cose, hanno fatto investimenti nel settore dell’allevamento di bovini e caprini. Penetrazioni criminali sono state registrate anche nel settore ittico con soggetti legati al clan camorristico Contini o con quelli della famiglia dei Rinzivillo, dediti al controllo del mercato del pesce in determinate aree. Preoccupante – continua Troiano – è il fenomeno del furto di cavalli, con diverse decine di vittime in pochi mesi. Per quanto riguarda il bracconaggio, la costa e le isole pontine rappresentano zone calde, black spot, indicate nel piano nazionale antibracconaggio. Insomma, – conclude Troiano – sono diversi i profili di preoccupazione che investono la regione relativamente ai reati contro gli animali”.

 

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