Roma, Rufa: “Campi rom, ora la Raggi chiede l’aiuto delle province”

In questi giorni si è alzata una forte  polemica contro il Sindaco di Roma Virginia Raggi, in relazione alla volontà di trasferire le famiglie rom dei campi in strutture abitative di accoglienza temporanea gestite da enti del terzo settore. Una volontà presentata in un nuovo bando del Comune pubblicato il 23 dicembre scorso con scadenza il prossimo 15 gennaio 2021, dove si invitano associazioni che abbiano a disposizioni alloggi (anche fuori Roma, nelle altre province del Lazio) per 24 mesi e che in parallelo offrano un percorso di accoglienza per i nuclei familiari. Questo però era già previsto dal piano rom della Regione Lazio del 2017, un pacchetto di misure che avrebbero dovuto portare entro il 2021 alla chiusura dei campi, cosa non avvenuta.  “Ormai in 5 anni di amministrazioni Raggi –commenta il senatore della Lega Gianfranco Rufa-  non ci stupiamo più di nulla, fallimenti su fallimenti, ora  non essendo è riuscita in cinque anni a trovare una soluzione a uno dei   problemi della Capitale, la chiusura dei campi rom, con le imminenti elezioni amministrative, cerca confusionalmente di risolvere in modo rapido il problema coinvolgendo le province del Lazio. Rom, il fallimento del piano M5s è ufficiale: ora Raggi cerca alloggi temporanei fuori Roma per svuotare i campi. Infatti un “bando disperato”, tanto che oltre i municipi romani, coinvolge  l’area regionale Rieti -Tivoli,  province di Latina e Frosinone, e l’area Civitavecchia-Viterbo per un costo all’amministrazione comunale di   1 milione e 785mila euro. Questo bando di gara evidenzia l’ennesima superficialità di un’amministrazione incapace di gestire la nostra capitale, che in 5 anni ha collezionato solo disastri portandoci al collasso totale, sperando ora di correre ai ripari in vista delle prossime elezioni, illudendosi di ottenere i necessari consensi di vittoria”.

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