Scuola. Niente più lezioni sulla Resistenza. Dal Ministero non arriva il rinnovo dell’accordo con Anpi

Giovedì 21 settembre scadrà l’accordo tra il Ministero dell’Istruzione e Anpi sul programma per l’educazione alle nuove generazioni sugli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale. Al momento non ci sarebbe nessun cenno di rinnovo.

La reazione del presidente dell’Anpi

Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo sostiene che la mancanza di rinnovo dell’accordo sia molto più che una formalità, ma dice che si tratta piuttosto di “un segnale politico allarmante”.
Pagliarulo spiega: “la Costituzione è al centro dei nostri approfondimenti. La mancanza di rinnovo significa minare l’educazione ai valori fondamentali del nostro Paese”. L’Anpi ha inviato lettere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, esprimendo il proprio rammarico e sconcerto per l’inerzia governativa.

Un programma quasi decennale

Nel documento dell’Anpi si legge che il progetto ha quasi 10 anni di attività e viene precisato: “Abbiamo agito con disinteresse e serietà, contribuendo a migliorare la qualità dell’offerta formativa”. Tra gli storici coinvolti nelle iniziative ci sono nomi come Giovanni De Luna, storico specializzato in storia dell’Italia unita, e Isabella Insolvibile, esperta di storia della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale, con particolare riguardo nei confronti dei prigionieri di guerra.

Pagliarulo assicura che la collaborazione con le scuole non finirà, ma sottolinea che “non rinnovare l’accordo equivale ad un passo indietro nel percorso di educazione civica. Un vuoto che potrebbe riflettersi sul modo in cui saranno percepiti i valori su cui si fonda la Repubblica italiana, dalle nuove generazioni.

Foto: oggiscuola.com

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