Violenza di genere: Monterotondo, sempre vicina alle Donne

Contrasto alla Violenza di Genere, Monterotondo è sempre vicina alle donne

Diversi gli interventi assunti dall’Amministrazione Comunale su questo tema che già dal 2018 ha avuto impegno costante; a febbraio il Consiglio Comunale ha votato una mozione che ha impegnato gli amministratori e il sindaco, Riccardo Varone, a declinare gli atti comunali secondo il genere; è infatti partendo da un linguaggio appropriato che si possono sconfiggere quegli stereotipi che costituiscono una base in cui la violenza cresce e si manifesta con stalking, violenze verbali e psicologiche oltre che fisiche.

Foto di Eternal Happiness da Pexels

A marzo, in occasione della “festa della donna”, si doveva tenere una rappresentazione “WeRosa” organizzata dall’UPE (Università Popolare Eretina) in collaborazione con il Comune di Monterotondo e la Fondazione ICM, una tre giorni in cui si dovevano proporre molti eventi in diverse location anche grazie all’aiuto degli studenti dell’IIS Angelo Frammartino, ma a causa dell’epidemia è stata rimandata a quando si tornerà alla normalità.

Il sindaco ha dichiarato che questo potrà essere il tributo della città di Monterotondo alla Donna, alla figura femminile, il tutto per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne ma anche che molte sono ancora discriminate e vittime in tutto il mondo. Varone è certo che l’UPE, con il sostegno dell’Assessore alla Cultura Marianna Valenti, saprà ripetere l’eccellente lavoro di coordinamento, coinvolgendo tutte le associazioni culturali del territorio, così da poter proporre alla città questa rassegna, capace di descrivere la centralità della figura e del ruolo della Donna attraverso varie interpretazioni artistiche e diverse forme espressive.

In estate ci sono stati altri eventi nel settore: inaugurate due sculture sul tema allo scalo in via Salaria; tre panchine rosse nei vari parchi del centro.

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Le azioni concrete di sostegno alle donne non si fermano alle manifestazioni artistiche, l’Amministrazione comunale ha supportato le attività dello sportello antiviolenza che ha operato via skype e telefonicamente durante il lockdown e che continua a dare sostegno alle donne vittime di violenza durante tutto l’anno, grazie al prezioso lavoro della “Casa delle case”.

Meritano una citazione particolare i progetti di integrazione portati avanti dalle cooperative sociali e dalle associazioni del territorio. Uno degli ultimi è l’avviamento di una “Casa Rifugio”, progetto finanziato dalla Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità.

Un luogo dove le donne che scappano dalla violenza familiare, potranno trovare protezione e accoglienza sia per loro che per i propri figli. Celebrare il 25 novembre è servito a ribadire che la comunità di Monterotondo è al fianco dei più deboli, a garanzia dei diritti di tutti e di tutte.


Pubblicato su “I FATTI area metopolitana” ed. dicembre 2020 pag. 9


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