Laghetto di San Benedetto a pagamento, la replica del Comune di Subiaco

Toni forti quelli che abbiamo usato ieri in un articolo dedicato alla decisione del comune di Subiaco di affidare la gestione del laghetto di San Benedetto.

Toni che sono stati dettati da una interpretazione del comunicato stampa che riassumeva 20 pagine di capitolato.

Toni dei quali ci dispiace se sono sembrati aggressivi, ma che sono stati dettati dall’amore e dalla passione per il territorio, che l’articolista, usando modi bruschi giornalistici ha usato per trasmettere  il suo stato d’animo. Anche se permane la nostra idea secondo cui un bene naturalistico debba rimanere ad uso gratuito e che il comune dovrebbe trovare una soluzione alternativa per il mantenimento del decoro senza affidare il luogo a dei privati.

Precisiamo che il mettere “in vendita”, appositamente virgolettato, si riferiva alla mercificazione del laghetto attraverso il pagamento del tiket di ingresso e non certo alla vendita del luogo che rimarrà di proprietà pubblica.

Ad ogni modo riportiamo integralmente, per correttezza e dovere, la replica del comune sul nostro articolo consultabile al link https://www.ifattinews.it/2020/05/29/subiaco-il-comune-mette-in-vendita-il-laghetto-di-san-benedetto/

In merito all’articolo pubblicato dalla testata “I Fatti News” dal titolo “Subiaco, il comune mette “in vendita” il laghetto di San Benedetto” a cura di Francesco Digiorgio, il Comune di Subiaco intende chiarire che:

  1. Nonostante l’intento giornalistico dell’espressione “mette in vendita” utilizzata nel titolo, è corretto chiarire che il laghetto di San Benedetto non è in vendita, bensì è e rimarrà patrimonio pubblico;
  2. L’intento del servizio di gestione, come da avviso e capitolato d’appalto, intende migliorare l’esperienza di visita dei frequentatori, garantendo contestualmente il rispetto dell’ambiente e del sito stesso;
  3. La mancata gestione del flusso, sia esso veicolare o pedonale, produrrebbe effetti dannosi per l’ambiente, per l’economia e la vivibilità dei residenti. I disservizi e la depauperazione naturalistica frutto di una mancata gestione sarebbe, in tal caso, inammissibile;
  4. Sostenere che “il laghetto “caraibico” è stato a lungo bistrattato, con immondizia che faceva da padrona e solo dopo un servizio giornalistico, il Comune di Subiaco si è “svegliato”” non risulta essere contestuale alla realtà sublacense, soprattutto a fronte di una promozione territoriale, attestabile, ormai in corso da anni. Non a caso l’interesse maturato verso il laghetto è frutto di tali iniziative di promozione e marketing territoriale.
  5. Inoltre, è necessario specificare che ad oggi sul sito in oggetto è già presente un’attività di somministrazione, con licenza ambulante che offre un servizio utile e permette nuove opportunità lavorative. A tale attività oggi non è possibile legare alcun adempimento rispetto alla manutenzione, sorveglianza e monitoraggio del sito. Un domani, invece, chi svolgerà tale compito sarà anzitutto selezionato tramite bando pubblico e non potrà svolgere metà attività di profitto ma avrà compiti di pulizia, manutenzione, sorveglianza e regolazione ingressi nell’area.

Tali chiarimenti risultano necessari per una più completa e corretta lettura dell’iniziativa intrapresa dal Comune di Subiaco, a tutela del patrimonio paesaggistico e dell’utenza.