A.M.A. … “Lo sfogo di un operatore ecologico”

di Angelo Zammuto


Si parla sempre di AMA e della mala gestione del servizio, noi stessi lo abbiamo fatto, si punta sempre il dito sulla dirigenza, sul Sindaco, sugli Assessori, sul Presidente della Regione ed i suoi Assessori, ed a tutti, gli si da modo di difendersi o di attaccare, gli si da spazio per dire la propria, per proporre soluzioni, ecc..

In giro per le strade si parla male anche degli operatori ecologici che lavorano spesso a tappe forzate con turnazioni che li vedono al lavoro anche nei giorni festivi, ma, a differenza dei primi, non vengono mai ascoltati, non gli viene mai data la possibilità di difendersi, di fare le proprie proposte, di dire la propria …

Questo mese abbiamo deciso di dar voce ad uno di loro e di guardare questo problema, dal di dentro. Abbiamo incontrato Emanuele, dipendente A.M.A. dagli anni ’90, che, in tutti questi anni, come ci conferma, ne ha viste di cotte e di crude.

Buongiorno Sig. Emanuele, dal suo punto di vista, come viene gestito il problema rifiuti?

Direi non troppo bene, questo è sotto gli occhi di tutti. Il problema dei rifiuti si può risolvere, è la volontà che manca.

A suo parere cosa manca?

Manca una corretta informazione generale ed una gestione territoriale responsabile, con supervisori autorizzati a sanzionare i cittadini scorretti; inoltre, bisognerebbe attivare una corretta gestione di servizi e mezzi e non bisogna sottovalutare le discariche, che ad oggi sono inutilizzabili.                      

A questo punto la domanda sorge spontanea, gli operatori in tutto questo che ruolo hanno?

Noi facciamo del nostro meglio, lavoriamo secondo coscienza (non tutti, bisogna dire la verità), purtroppo a volte si lavora in condizioni non idonee, non in sicurezza. Raccogliamo tanti rifiuti, plastica, carta, indifferenziato, ma poi non sappiamo dove scaricarli! Qui torna il problema delle discariche. Prendiamo atto che non tutte le circoscrizioni sono in uno stato di abbandono, ci sono municipi che non hanno questo tipo di problema o perlomeno, lo risolvono in tempi brevi.

Perché non vogliono fare le discariche?

Qui torniamo alla volontà di risolvere il problema. Innanzitutto cominciamo a dire che le discariche si possono realizzare con metodi ad inquinamento pari a zero. Bisogna dire al cittadino, anzi,  informare il cittadino sulle discariche dell’era 2000.

Poi, è necessario che tutti facciano uno sforzo: politici, media, e gli stessi cittadini. E’ arrivato il momento di fare, basta solo con le critiche e mai i fatti!

Nel frattempo l’A.M.A. in alcuni municipi, ha messo a disposizione in punti strategici, punti di raccolta, la cosiddetta “trasparenza”,  dove i camion aspettano gli operatori per lo scarico del mezzo. Questo è un bene per la città, ma su tutti i giornali e media (qui torna la cattiva informazione) scrivono e dicono la parolina magica, “discarica”,  e l’utente, quindi il cittadino, dice NO!

Fare una buona  informazione, fare veramente la raccolta differenziata, far si che tutti i cittadini siano informati dei vantaggi che comporta questo e di come farla correttamente, ma anche, delle sanzioni previste.

Una delle colpe che i cittadini danno alla gestione è quella che ci sono pochi cassonetti, è così?

No, non è vero che non ci sono cassonetti a sufficienza, ve lo garantisco. Controlli di persona dentro un contenitore, vedrà, troverà di tutto, dai calcinacci alle foglie da giardino. …

 Ha qualche proposta da fare?

Certamente, una, ed è relativa al problema discariche: nel frattempo che si troverà una soluzione definitiva al problema,  non possiamo utilizzare, come qualche anno fa, le discariche private? Vero, in questo entrano in ballo la politica ed il gioco del denaro.

Ma  mi chiedo: 

se qualche anno fa funziona dare ai privati, chiaramente sottoposti a controlli duri, perché non continuare a farlo?

Perché la politica non fa quello che è giusto? O meglio, perché non pensa di fare della buona politica alternativa?

Per finire faccio un appello alla politica, tutta: noi operatori siamo stanchi di sopportare critiche ed insulti in strada durante il nostro orario di lavoro, siamo stanchi di sentire dire che non lavoriamo. Tutto quello che scrivono o dicono in TV, si ripercuote su di noi, e questo non è giusto! Difendeteci!

 Nel frattempo, da parte dell’assessorato all’ambiente del Municipio V riceviamo un comunicato stampa che annuncia il potenziamento del servizio. Il comunicato mette in evidenza l’ottimo lavoro di sinergia tra AMA e l’amministrazione, e che grazie a questo lavoro sono arrivati al V Municipio nove compattatori di nuova generazione; si tratta di auto compattatori “side loader” a tre assi adibiti allo svuotamento dei cassonetti stradali. I mezzi saranno destinati prevalentemente alla raccolta dei rifiuti differenziati e, come sottolineato sul sito di Ama, sono dotati di un sistema di sanificazione che, ad ogni operazione di vuotatura, irrora con sostanze igienizzanti le vasche dei cassonetti.

Tutto questo – come dice l’assessore Pulcini – consentirà 27 servizi di svuotamento in più ogni giorno sul territorio” e prosegue: “Stiamo lavorando duramente per garantire un servizio degno della Capitale e siamo certi di stare sulla buona strada“.

 

Pubblicato su I Fatti Area metropolitana – Ed. Febbraio 2020

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