Una storia di quelle brutte che hanno come teatro una condizione di estremo degrado sociale e culturale, una vicenda che ricorda la realtà romanzata di “Brutti porchi e cattivi”, uno dei capolavori di Ettore Scola con un grande Nino Manfredi.
Quello che invece purtroppo è accaduto attiene alla vita reale e la vittima di ciò che probabilmente è l’epilogo della fragilità sociale e di un contesto di degrado, è una ragazzina di soli 13 anni abusata dallo zio.
La madre
La ragazza, disabile intellettiva, vive in un paese nella provincia di Caltanissetta e, secondo l’accusa della Procura, avrebbe subito violenza sessuale dallo zio 46enne, fratello del padre. La madre della vittima, una donna di 47 anni, sarebbe complice in questo torbido meccanismo nel favorire gli “incontri” tra zio e nipote.
L’allarme
Secondo la ricostruzione del giudice, gli abusi sarebbero stati commessi in un paesino della provincia di Caltanissetta. Le indagini hanno fatto seguito alle segnalazioni dei volontari di un centro sociale dove la giovane riceveva supporto per lo studio. Sono emersi strani messaggi tra zio e nipote, la quale spesso si recava in un casolare in campagna di proprietà della famiglia. La minore avrebbe anche comperato dei test di gravidanza, raccontando al farmacista che servivano alla madre. Le indagini inoltre si sono avvalse di testimonianze di persone del luogo.
La reazione del padre
Il padre della minore quando si è reso conto di quello che stesse accadendo alla figlia ha reagito cercando di accoltellare il fratello. Una reazione comprensibile sebbene non condivisibile, che se avesse raggiunto lo scopo, avrebbe comunque aggiunto drammaticità a una storia già penosa.
L’arresto
La Procura di Caltanissetta ha chiesto al Gip il procedimento di arresto per gli indagati, i quali dopo la notifica sono stati portati in carcere. Ora La madre della ragazza e lo zio dovranno rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
Foto: una sequenza del film: Brutti sporchi e cattivi