Associazionismo – Con Nsanga il Congo è vicino

Una serata a teatro e precisamente quella del 29 gennaio di quest’anno alla Sala Molloy a Monterotondo Scalo, si dà uno spettacolo teatrale intitolato ‘ I Sette Piani’, tratto da una novella di Dino Buzzati, la sala è piena, gli attori sono abbastanza bravi per essere attori non professionisti, nella sala ci si conosce un po’ tutti, l’ambiente è pervaso da incontri cordiali.

Ma questa non è una delle tante rappresentazioni, questa sera si va a teatro non solo per assistere allo spettacolo, ma anche perché con la propria presenza si può dare un contributo di solidarietà a una associazione, la Nsanga onlus.

Enza Broccoli, socia fondatrice dell’associazione. docente di Archeologia e guida turistica cordialmente intrattiene quelli che più che spettatori sono amici, soci dell’associazione o forse simpatizzanti, questa sera ci informerà a spettacolo finito, che sono stati raccolti 1.500 euro che serviranno a finanziare alcune opere che si stanno ultimando a Kanyana un villaggio sito nel Congo.

Enza Broccoli e Padre Florent sono gli entusiasti promotori di un’attività di solidarietà verso questo villaggio, questo posto forse così lontano nella cartina del mondo, ma così vicino nel cuore dei cittadini di Monterotondo. A questo punto dobbiamo parlare di Nsanga e di come questa associazione è nata: è una bella storia e val la pena sentirla raccontare.

Don Florent, che è stato Vice Parroco del Duomo di Monterotondo, amava parlare di Kanyana, il suo villaggio natio, tra gli amici di Monterotondo, poi fu organizzato un viaggio in Congo allo scopo di conoscere le condizioni di vita degli abitanti, a questo viaggio parteciparono 2 sorelle, Marinella e Alba Terzano, sue amiche interessate all’istruzione infantile.   Appena arrivate nel villaggio le 2 sorelle si resero conto delle precarie condizioni in cui vivevano gli abitanti del villaggio e diedero un’offerta per contribuire ad elevare la qualità della vita degli abitanti.

Nacque così l’idea di costruire una scuola in muratura sostituendo l’edificio scolastico, che le vecchie foto mostrano sino ad una decina di anni fatto di paglia, e che non si adattava ad essere stabile e a riparare gli scolari dalle intemperie. Fatta questa opera si pensò che quello che si era fatto dovesse continuare nel tempo, che questa solidarietà avrebbe assunto altre forme, che si sarebbe instaurato un rapporto affettivo tra queste  persone che vivevano a Monterotondo e il piccolo villaggio del Congo: così nacque l’idea di fondare Nsanga.

L’associazione si costituì il 18/07/2011 con una decina di soci fondatori, attualmente ne è Presidente il Prof. Antonio Borghese e Vicepresidente Marinella Terzano. Lo spirito che anima i soci si può sinterizzare nella frase: “Accendi anche un solo barlume di speranza e non sarai vissuto invano”. Prima dello spettacolo Padre Florent, da un ragguaglio circa le opere che sono state attuate negli ultimi tempi.

Sono tante le iniziative portate avanti che hanno elevato lo standard di vita di tante persone in una comunità, che vive in una zone del Congo dove le vie comunicazione non sono facili e dove ciò che noi diamo per scontato nelle nostre vite in Europa è ancora frutto di una conquista. Nsanga con i fondi raccolti ha progettato tanti interventi, le opere sono state seguite personalmente da Padre Florent, che diverse volte è tornato nel Congo. Con una ben giustificata soddisfazione Padre Florent enumera le iniziative che hanno portato Kanyana, ad essere una comunità che sta pervenendo ad una autonomia di servizi e che sta incrementando il suo tessuto economico, creando opportunità di lavoro.

Si è allestito un impianto per l’estrazione dell’olio di palma, si sono organizzati dei corsi di taglio e cucito per le donne, e queste sono state anche supportate in altre attività artigianali, donne che sono state avviate lungo un percorso di alfabetizzazione.

Tra le altre iniziative si è avviata una collaborazione con le suore della Congregazione Santa Teresa del Bambin Gesù nel vicino villaggio di Mbujimayi, che gestiscono un orfanotrofio e una scuola per novizie e in questo sito è stata notevole l’iniziativa di sviluppare una elettrificazione diffusa tramite l’impianto di pannelli solari. Ora le suore possono usufruire dell’energia elettrica, che consente loro oltre la luce di far funzionare un frigorifero.  Un altro progetto che a breve verrà portato a termine è quello dello scavo di 5 pozzi.

Per la scolarizzazione si è avuto un’attenzione particolare, si è creato un ambiente ricettivo gradevole e comodo, nuovi banchi e soprattutto si è dato un supporto per quanto riguarda la possibilità di poter usufruire della luce elettrica: ora i bambini possono studiare e leggere anche nelle ore in cui c’è meno luce: infatti, a ognuno di essi è stata data una lampada con una batteria che si carica con la luce del sole.

Per la raccolta dei fondi da destinare a Nsanga la Dott.ssa Enza Broccoli si è dedicata a tante iniziative organizzando a scopo benefico visite a siti archeologici. Una iniziativa importante che l’associazione ha organizzato in collaborazione con l’Editrice Montegrappa è stata quella di istituire una rassegna letteraria, denominata ‘Sorella Africa’. A questa rassegna hanno partecipato diversi scrittori, con poesie, racconti e scritti vari, l’argomento era proprio l’Africa. L’editore Stefano Stufera, generosamente insieme all’associazione Nsanga hanno destinato una quota parte della vendita del libro a iniziative benefiche nel villaggio Kanyana in Congo.

Ora che Stefano Stufera ci ha lasciato il suo nome è ricordato da una targa affissa nella scuola del villaggio; infatti, è stata intitolata a lui la sala di lettura della scuola. La targa recita: “Sala di Lettura Stefano Stufera Mecarelli, un amico italiano. “Il nome dell’associazione Nsanga è lo stesso nome di un albero che cresce nell’Africa equatoriale, forte, robusto, resistente, con radici profonde, albero simbolo, di un impegno duraturo che ha portato sino adesso buoni frutti.