Coronavirus, senza la ‘app immuni’ saranno limitati gli spostamenti?

A man holds a mobile phone showing Norway's National Institute of Public Health new mobile app infection stop for infection tracking, in Oslo, Norway, Friday April 17, 2020. The app is intended to help authorities with infection detection, but can also be used for an alert if the user has been close to someone confirmed infected with the COVID-19 coronavirus. (Heiko Junge / NTB scanpix via AP)

Avevamo già parlato del disegno del Governo, di controllare la popolazione in massa attraverso l’installazione di una app sul telefono, che sarebbe dovuta avvenire per base volontaria, per controllare gli spostamenti di persone contagiate e non.

Ora sembrerebbe che questa base volontaria sarebbe invece una grande farsa orchestrata dal Governo poiché chi non la installerebbe sarebbe limitato negli spostamenti.

L’obiettivo del Governo sarebbe di monitorare almeno il 60%  della popolazione, con un vero e proprio stile draconiano,  altrimenti i dati che verrebbero mappati, a detta degli esperti in anonimato non sarebbero sufficienti per elaborare le statistiche sulla evoluzione del contagio.

Si mormora anche  nell’uso di un braccialetto elettronico, da indossare sempre su base volontaria, per persone anziani o non munite di uno smartphone; un pensiero che ci lascia semplicemente rabbrividire e che risveglia gli incubi sopiti di ucronici mondi come nel film “V per Vendetta”, in cui la popolazione inglese era assoggettata a una dittatura che controllava tutto e tutti.

Non è  dato sapere quali sarebbero le limitazioni di movimento per chi decide di non aderire al controllo elettronico, probabilmente non ci sarà l’impossibilità di uscire di casa ma potrebbe restare in vigore l’attuale stato che vieta di spostarsi da un comune all’altro oppure di uscire senza una valida ragione.

La questione verrà discussa nei  prossimi giorni dal comitato tecnico scientifico, che poi presenterà le eventuali proposte al Governo a cui spetta l’ultima parola.

Nel frattempo sale la tensione tra le persone, in particolar modo tra la categoria degli Imprenditori stanchi di subire le vessazioni imposte dalla quarantena, una situazione rischiosa che potrebbe evolversi nel concreto rischio di ribellioni spontanee.

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