Il fronte “draghista” anti cdx, Letta, Calenda, Gelmini, Bonino e stringendosi un po’…

Alcune autorevoli testate giornalistiche la hanno definita “ammucchiata repubblicana”, è l’insieme di quelle forze politiche ispirate dall’atlantismo, europeismo e soprattutto animate dal “draghismo”.

I programmi

Calenda con Azione e Benedetto Della Vedova e la Bonino con +Europa, hanno già reso noto il programma elettorale che si fonda sul governo Draghi, ma che prevede anche la revisione del Reddito di Cittadinanza. (Pare che in Italia il grande arcano sia questa misura di contrato alla povertà).

Toc toc… si può?

Maria Stella Gelmini dopo aver abbandonato Forza Italia si è avvicinata a Calenda e lui ha risposto con entusiasmo al possibile ingresso dell’ex forzista nelle file di Azione.

Letta, il riferimento maximo

Si aprono i cancelli (non solo le porte) al Pd di Letta. La Bonino dice di lui: “E’ una persona seria”. Anche Calenda punta sul Partito democratico, ma dissente sull’ipotesi di Letta candidato premier e sogna Draghi ancora alla guida del Paese.

Vengo anch’io?

Anche Articolo Uno si dice favorevole ad una “maxi-aggregazione” in linea con i valori del governo appena caduto. Quello che invece offre ancora molti spunti di ragionamento è la presenza di Di Maio e del suo Ipf (Insieme per il futuro). Calenda infatti parrebbe chiudere la porta in faccia all’ex grillino ma Lui, Di Maio, replica parlando di unità e ricorda che per un accordo c’è ancor tempo fino al 12 agosto. In questa data infatti dovranno essere ufficializzate le coalizioni.
Da Letta invece potrebbe arrivare il “NO” al partito di Renzi e il fondatore di Italia Viva in un moto di orgoglio ha già anticipato che non avrà problemi a correre da solo. Ma oggi è in programma la riunione della Direzione Generale del Pd e i giochi sono ancora tutti aperti.

Foto: Facebook (elaborazione)

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