INPS, contributi gratis per la pensione: ecco i fortunati

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta trendonline.com, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

I contributi previdenziali versati all’Inps o ad una cassa privata, sono senza dubbio una delle voci più importanti che pesano sulla retribuzione mensile di un lavoratore, sia che si tratti di un dipendente che di un autonomo o titolare di partita Iva.

Come è noto, per legge bisogna accantonare per qualsiasi attività lavorativa una quota mensile destinata a pagare la pensione futura.

Nessuno può sottrarsi al pagamento dei contributi previdenziali che di è fatto è obbligatorio, ma c’è una buona notizia per alcuni che di fatto potranno godere dell’esonero contributivo per 24 mesi.

Inps: ecco chi non pagherà i contributi per 2 anni
Da una circolare emanata due giorni fa dall’Inps si apprendono i dettagli di questa novità che riguarderà una categoria ben definita di lavoratori.

Come spiegato dall’ente guidato da Pasquale Tridico, la legge di bilancio 2020 ha previsto un nuovo incentivo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali.

Questi ultimi saranno esonerati dal versamento dei contributi all’Inps per 24 mesi, beneficiando però ugualmente della garanzia della copertura ai fini pensionistici.

Inps: chi può accedere al beneficio. Ecco i requisiti
I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che potranno godere dell’esonero contributivo per 2 anni devono aver iniziato una nuova attività imprenditoriale agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020.

Inoltre, i destinatari del beneficio non devono aver compiuto 40 anni d’età alla data d’inizio della nuova attività imprenditoriale agricola.

L’incentivo non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente e consiste nella possibilità di non versare contributi all’Inps per un periodo di 24 mesi.

Inps: cosa rientra nell’esonero contributivo e cosa no
L’esonero al 100% riguarda la quota per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS) e il contributo addizionale cui è tenuto l’imprenditore agricolo professionale e il coltivatore diretto per l’intero nucleo.

Sono esclusi invece dall’agevolazione il contributo di maternità per ciascuna unità attiva iscritta alla Gestione agricoli autonomi e il contributo INAIL, dovuto dai soli coltivatori diretti.

Inps: le condizioni per ricevere l’incentivo
La fruizione del beneficio è subordinata al rispetto di alcune condizioni, con riferimento alla regolarità aziendale circa:
– l’adempimento degli obblighi contributivi;
– l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
– il rispetto degli altri obblighi di legge;
– il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Inps: come e dove presentare la domanda per l’esonero dei contributi
Per essere ammessi all’esonero contributivo, i beneficiari devono presentare domanda all’Inps entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività.

Chi ha già avviato l’impresa avrà comunque 210 giorni di tempo per inoltrare la richiesta, mentre per le attività partite in data 1 gennaio 2020, il termine scade il prossimo 29 luglio.

La domanda deve essere inoltrata all’Inps esclusivamente in via telematica, accedendo al Cassetto previdenziale per autonomi agricoli, alla sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Invio comunicazione”, e utilizzando il modello telematico “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2020 (CD/IAP2020)”.

Nella circolare dell’Inps è chiaramente specificato che non saranno prese in considerazione le domande presentate in formato cartaceo.