Ancora una vicenda che vede protagonisti gli scambi dei dati, la burocrazia, e l’immancabile danno al cittadino. Una donna di 70 anni di Balangero (Torino) non vedeva arrivare il versamento della pensione sul suo conto corrente e così lo scorso 4 luglio ha chiamato la banca per chiedere spiegazioni. La risposta è stata destabilizzante, l’impiegato le ha detto che dall’Inps hanno comunicato che la signora è morta!
La persona che è deceduta è naturalmente un’altra, un’omonima della pensionata, ma lei intanto non ha ancora risolto la questione e il suo accredito non arriva. La 70enne è una ex insegnante e da come risulta all’Inps sarebbe deceduta il 15 giugno. Ora le spetta l’onere di dimostrare di essere ancora in vita. Così la signora ha chiesto al Comune di Balangero la documentazione relativa alla “Dichiarazione di esistenza in vita”. Poi, il 5 luglio, la ha inviata via mail alla banca per evitare che le bloccassero il conto corrente. Il 14 luglio poi, ha inviato la documentazione anche all’Inps, alle sedi di Roma e di Torino.
In questo periodo la presunta deceduta che invece gode di ottima salute, ha fatto varie telefonate per cercare di sbloccare la questione ma ad oggi non è cambiato niente, siamo in attesa che la burocrazia compia i suoi percorsi.
Intanto la pensione non viene accreditata sul conto corrente e la signora da due mesi non ha versamenti da parte della Previdenza sociale. Spera che l’attesa non si prolunghi ancora, dice la pensionata che, sebbene senza pensione, ha almeno la soddisfazione di essere viva (e lo ha dimostrato con tanto di certificato).