Nascondere il denaro sotto alla mattonella non conviene, può diventare illegale spenderlo

Quanti risparmiatori hanno perso fiducia nelle banche?

Quanti coloro che temono prelievi forzosi sui conti corrente da parte dello Stato?

Sono molti coloro che ultimamente hanno abbandonato i conti bancari in favore di carte prepagate o del contante.

Il problema del contante però, si pone nei pagamenti superiori ai €3000 secondo la legge di bilancio, che prevede sanzioni per chi supera questa soglia.

Inoltre anche se non c’è un limite al contante che può essere custodito in casa, un controllo da parte della Guardia di Finanza, potrebbe mettere in seria difficoltà il proprietario.

In base alla dichiarazione dei redditi il contante trovato deve essere giustificato.

Ponendo ad esempio il caso che custodite i proventi della vostra attività lavorativa, ma vi aggiungiate proventi da attività extra oppure donazioni per un compleanno o un matrimonio, dovrete dimostrare la provenienza del contante trovato.

Ovviamente  le Fiamme Gialle non fanno controlli a campione nelle abitazioni private, ma su soggetti noti come evasori fiscali o conosciuti in ambito imprenditoriale.

Ricorderete per esempio Fabrizio Corona, il quale nel 2016 tornò in carcere per aver occultato un’ ingente somma di denaro guadagnato in nero.

È bene quindi tenere tracciabilità di tutto il denaro, per evitare fraintendimenti che possano portare le forze dell’ordine a stabilirne i proventi illeciti.

Ricordarsi che i pagamenti superiori ai €3000 vanno effettuati esclusivamente con sistemi telematici o assegni cartacei, in modo che il fisco possa accertarne provenienza e tassabilità.