Pensioni, sbagliati i calcoli: potrebbe essere necessario rimborsare l’INPS

Proprio in queste ore è arrivata una notizia clamorosa: alcuni beneficiari delle pensioni dovranno restituire dei soldi all’INPS. Nessuna manovra economica, ma la colpa sarebbe dovuta a una serie di calcoli errati fatti sugli assegni previdenziali. Si stima che saranno coinvolti almeno 100mila assegni erogati a gennaio totalmente sbagliati: a volte gli assegni pagati sono stati più bassi di quanto dovuto, altre volte troppo alti.

Non è la prima volta che accade, a quanti viene riferito, poiché spesso è capitato che venissero versate cifre maggiori rispetto a quanto dovuto, così come accade di pagare di meno. Negli uffici riescono ad accorgersi solo successivamente che la pensione erogata non è corretta, anche solo per cifre irrisorie. Ma tali valori possono essere inizialmente molto bassi, ma finiscono per essere accumulati mese dopo mese: per questo può capitare di ritrovarsi a dover restituire 2mila-3mila euro come minimo, fino a un massimo di 10mila.

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Un errore che rischia di causare enormi problemi in un periodo di tale emergenza, con tante famiglie a corto di liquidità. Anche in questo momento, però, si parla di cifre importanti da restituire: si passa dai 14mila euro per cui l’Istituto chiedeva un rimborso perché si era accorto di aver scoperto una variazione del reddito da pensione negli ultimi tre anni: una variazione non comunicata diligentemente all’ente. Ci sarebbe anche il caso di una signora di 90 anni, in pensione da 20, che dovrà rimborsare 2.200 all’INPS, poiché l’ente aveva contestato un aumento di reddito negli ultimi 7 anni.

Si ricorda che nel caso in cui il pensionato abbia subito una variazione del proprio reddito, dovrebbe effettuare una comunicazione scritta diretta sia all’INPS che all’Agenzia delle Entrate. Dimenticarsi di farlo significa che gli uffici preposti, una volta notate le modifiche, potrebbero richiedere le somme corrisposte.

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Una buona notizia arriva dalla Regione Campania, dove sarebbero state introdotte delle novità per chi percepisce una pensione. Per i mesi di maggio e giugno, a tutti i titolari di pensioni sociali, assegni e pensioni ordinarie di vecchiaia integrate al minimo, che percepiscono dall’INPS un importo mensile inferiore 1000 euro, la Regione erogherà un contributo tale da garantire i 1000 euro al mese. Tale erogazione avviene con le stesse modalità con cui i pensionati percepiscono ordinariamente la pensione mensile, cui il contributo straordinario della Regione Campania si va ad aggiungere.