Reddito di emergenza, pronti i 600 euro per i beneficiari

Secondo le ultime indiscrezioni, nelle prossime ore dovrebbe essere confermata la presentazione del reddito di emergenza, una nuova formula di assistenza prevista dal governo e già nel mese di aprile dovrebbero essere stanziati i primi soldi. Ora manca la riunione ad hoc per preparare il decreto, poi le nuove misure, che prevederanno uno stanziamento di circa 30 miliardi di euro per affrontare l’emergenza Coronavirus, potranno essere adottate.

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Negli ultimi giorni si è parlato a lungo del Reddito di emergenza, presentato ufficialmente ai microfoni di Classe Cnbc dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che ha così fatto emergere l’intenzione del Governo di mettere in campo una serie di disposizioni per introdurre nuovi aiuti a lavoratori e famiglie. In questo momento, infatti, una parte di cittadini (circa 3 milioni) non ha alcun sostegno economico, soprattutto in riferimento al reddito di cittadinanza. Per questo motivo sarà previsto un reddito di emergenza, che potrà contribuire a superare il momento in difficoltà, anche per chi lavora in nero: pur essendo un tipo di lavoro da contrastare, è chiaro che una parte della popolazione si ritrova ora a rischio povertà e ha bisogno di un sostengo.

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A richiedere il reddito di emergenza potranno essere:

  • colf e badanti;
  • quanti hanno ammortizzatori sociali in scadenza e che non possono essere rinnovati;
  • lavoratori a chiamata;
  • tutti i cittadini che non beneficiano dei vari bonus e aiuti introdotti a causa del Coronavirus nel mese di marzo;
  • i lavoratori irregolari, che lavorano in nero.

Il requisito principale è quello di non avere altre forme di sostegno economico o ammortizzatore sociale. Ora si attende la pubblicazione del Decreto, che verrà varato nei prossimi giorni, per capire se saranno inseriti altri paletti. L’importo di questo reddito dovrebbe aggirarsi attorno ai 600 euro, esattamente come avviene per il bonus autonomi e partite IVA e il bonus baby sitter, per un finanziamento totale di circa 3 miliardi di euro.