Scuole in periferia: come si cambia…

Intervista a Alessandro Stirpe e Monia Medaglia

Raccolta da Angelo Zammuto

 

La scuola riapre i battenti, alunni, docenti e personale scolastico pronto ad un altro anno di lotte e di vittorie, purtroppo però ogni tanto anche qualche sconfitta. Ma noi cerchiamo di vedere le cose in positivo, e ce lo facciamo spiegare da Alessandro Stirpe e Monia Medaglia rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione Scuola, Cultura e Sport del Municipio V.

Ogni anno sempre le stesse polemiche e sempre gli stessi problemi, almeno così ci appare o ci fanno apparire…  Parliamo dello stato delle strutture scolastiche (manutenzione agli edifici, riscaldamenti, aree verdi, ecc.. ) e di sicurezza.

Riaprono le scuole, qual è il reale stato degli edifici e delle strutture scolastiche di competenza del Municipio?

In graduale e costante miglioramento. Le condizioni in cui le abbiamo trovate non erano certo incoraggianti. Esistono problematiche che si trascinano nel tempo ed essendosi stratificate anche per più di venti anni, ormai sono diventate croniche. Perciò abbiamo investito molto nella programmazione e attivato, sostenuto e coadiuvato interventi trasversali: dall’adeguamento antincendio, alla riformulazione degli spazi verdi, fino all’inaugurazione di nuove sezione Montessoriane. Le parole d’ordine con le quali siamo ripartiti sono sicurezza, qualità dell’esperienza pedagogica, igiene. Ci vorrà del tempo prima di riportare tutte le nostre scuole al livello che meritano, ma l’importante è il metodo di lavoro e non demordere. Anche ad agosto la Commissione Scuola si è dedicata esclusivamente al tema scuola.

Sullargomento di cui sopra, rispetto alle precedenti amministrazioni, quali passi in avanti si sono fatti?

Diversi. In primis, il progetto definitivo della scuola Giulio Cesare: bonifica cornicione pericolante e realizzazione di un’area verde dove poter far giocare i bimbi, visto che per tutti questi anni l’Istituto ne è rimasto sprovvisto. Nelle prossime settimane la Commissione insieme agli Uffici monitorerà l’andamento dei lavori. In totale discontinuità con la precedente Amministrazione c’è la soluzione dell’atavico incubo degli ingombranti nelle scuole. Gli strumenti attivati sono una convenzione Ama (in via di perfezionamento) ed un ulteriore Mozione “Ritiro contestuale dei materiali dismessi sostituiti dai nuovi acquisti” che ci garantisce anche maggiori controllo e verifica sulle modalità di corretto smaltimento. Poi ancora, più risorse economiche per le piccole grandi cose della quotidianità della scuola: dagli acquisti dei grandi elettrodomestici, agli arredi interni ed esterni. L’aver richiesto ed ottenuto cifre importanti sul titolo secondo per rispondere a esigenze dimenticate, che non fanno notizia, ma che sono importanti, quotidiane appunto. Infine citiamo con un pizzico di orgoglio la ristrutturazione delle palestre scolastiche. All’inaugurazione della G. Toniolo di via Anagni è intervenuta anche la Sindaca Virginia Raggi. Le palestre versavano nel totale abbandono, probabilmente da quando noi stessi eravamo bambini e ne usufruivamo come allievi. Questo ci ha fatto profondamente riflettere.

In caso di calamità o particolare emergenza, in tutti gli edifici di competenza è verificata e garantita la sicurezza degli alunni e degli addetti ai lavori? Ci sta margine di miglioramento?

Naturalmente nelle scuole i temi del monitoraggio e della sicurezza, non sono affatto trascurati. Ogni Istituto risponde premurosamente e con grande responsabilità. Bisogna fare i conti con un’eredità drammatica e per questo ci siamo impegnati affinché le risorse destinate ai Comuni per gli adeguamenti venissero impiegate sistematicamente. Per quanto concerne la possibilità di migliorare, ci sembra ipocrita e arrogante negarlo. E’ esattamente quello che cerchiamo di fare, ogni giorno, dal primo giorno. E’ bene specificare che si possono anche perseguire politiche pirotecniche, ad effetto, ma si raccoglie semplicemente clamore da social, puramente estemporaneo, epidermico. Noi invece crediamo che l’umiltà, il lavoro di squadra, l’ascolto della comunità portino risultati più seri e duraturi.

Si fanno o sono previste esercitazioni di evacuazione?

Le esercitazioni relative al come affrontare incendi e terremoto, rappresentano un obbligo normativo. Infatti il DM 26/08/92 e l’ultima nota n. 5264 del 18/04/18 dei VVF indicano almeno due esercitazioni all’anno. Dopo la tragedia di Rivoli del 2008, con ancora più forza, la comunità scolastica e le Istituzioni organizzano anche giornate dedicate all’argomento per tenere viva l’attenzione sul tema. In questo senso la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole rappresenterebbe un appuntamento ancora più utile se le scuole venissero coinvolte più concretamente.

 

Quali sono gli obiettivi di miglioramento strutturale e in ambito di sicurezza  fissati per questo anno scolastico e quali le priorità?

Grazie alla perseveranza della Vicepresidente Medaglia e dell’Assessore all’Ambiente Pulcini, siamo riusciti ad ottenere 46 “carte di identità” delle nostre scuole. Importantissimi e preziosi report sullo stato di salute degli edifici scolastici e delle aree verdi che ci permettono di innescare azioni risolutive mirate, mediante la pianificazione strategica. Va detto che queste ispezioni sono davvero impegnative e senza la collaborazione e la disponibilità delle Funzionarie, non si sarebbero potute realizzare. Le POSES, ma anche le instancabili educatrici e maestre, rappresentano infatti, un importantissimo punto di riferimento per tutta la comunità; non c’è miglioria che non passi dalla loro esperienza e dalla loro autentica vocazione pedagogica. Il nostro obiettivo e’ di arrivare ad analizzare e mappare scrupolosamente il 100% dell’esistente, portando tutte le nostre scuole, nessuna esclusa, a più alti standard in termini di decoro, organizzazione e qualità dell’esperienza educativa.

Il ruolo della scuola è anche quello di aiutare gli alunni diversamente abili e di etnie diverse facendoli sentire partecipi e parte integrante del gruppo classe, questa si chiama Integrazione Scolastica.

Quali sono gli obiettivi che vi siete dati per questo anno scolastico?

A breve termine, acquisto di nuove staccionate, giochi esterni ed arredi interni. Sono stati già acquistati nuovi elettrodomestici per un ammontare pari a 50.000,00 euro. Anche se questo traguardo non guadagna l’attenzione dei media, possiamo garantire che è molto sentito e apprezzato da chi vive tutti i giorni la scuola. A settembre partirà una nuova gara per la stessa cifra e continueremo con gli acquisti, che non venivano fatti da decenni, fino alla fine del mandato, ininterrottamente. A medio termine, vanno citate sia la sostituzione totale e definitiva dei pannelli anti-trauma installati a sezioni con la tecnica più efficiente, moderna ed ecologica della gomma colata e sia i nuovi manti erbosi- per i  quali abbiamo già stanziato i fondi nella straordinaria del verde -. A lungo termine si sono prodotti indirizzi significativi come la realizzazione dei “tetti verdi” o “giardini pensili” nelle scuole del Municipio Roma V. Con questa rivoluzione renderemo gli edifici più freschi d’estate e più caldi d’inverno, migliorando anche il paesaggio urbano. Inoltre creiamo uno strumento educativo straordinario e lo mettiamo a disposizione delle educatrici che possono far prendere ai bambini confidenza con il ciclo di vita e delle piante, affrontare temi universali come la tutela del territorio e delle acque, i cambiamenti climatici, la biodiversità. Per noi è l’educazione dei bambini al rispetto dell’ambiente è una questione che non può più essere posticipata o affrontata superficialmente. 

 

Pubblicato nell’edizione di Settembre 2019 – Pag.3

3 thoughts on “Scuole in periferia: come si cambia…

  1. Geniale l’idea dei tetti verdi/giardini pensili. Complimenti per l’impegno e l’attenzione per la scuola e per la cultura. Andate avanti così!

  2. Erano veramente tanti anni che non cambiava niente, anzi.. peggiorava il tutto. Adesso vogliono che in cinque anni risolviate il 100% delle catastrofi che hanno creato loro.. se i romani non capisco questo stiamo veramente messi male. Complimenti, la vera rinascita, la vera resistenza non sono i centri sociali o i combattenti in lacoste, siete voi. Continuate così

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