Unione Europea verso l’euro digitale, ma non è una criptovaluta

L’Unione Europea, insieme alle banche centrali dei Paesi dell’area euro, sta studiando la possibilità di introdurre l’euro digitale. Si tratterebbe di una valuta della banca centrale, del tutto equivalente al contante, andrebbe infatti ad affiancarlo, non a sostituirlo, consentendo però ai cittadini europei di scegliere come pagare.

C’è davvero bisogno di un euro digitale?

L’idea dell’introduzione di un euro digitale della banca centrale europea, risponde alla domanda crescente di pagamenti elettronici affidabili e che mettano al sicuro da frodi. Il 55% dei consumatori della zona euro preferisce i pagamenti elettronici. Seppure il contante resta il modo più diffuso utilizzato in Europa per assolvere ai pagamenti, il ricorso al “digitale” è in continuo aumento.

La moneta digitale emessa dalla banca centrale diverrebbe un “caposaldo” di stabilità per il sistema monetario e quello dei pagamenti. Rafforzerebbe la sovranità monetaria dell’area euro, la concorrenza e l’efficienza del settore dei pagamenti europei.

Cosa sarà l’euro digitale?

E’ un mezzo sicuro e facile da usare, disponibile per tutti che consente il pagamento elettronico. Non è come una “moneta privata” e non è emessa da una banca commerciale, poiché è emessa dalla BCE, però per pagare beni e servizi si avrebbe la possibilità di utilizzare una carta o un’app sullo smartphone. La Ue fa inoltre sapere che nello studio si stanno valutando possibili vantaggi e svantaggi, ma precisano che è evidente che un euro elettronico sarebbe solido, sicuro e aderente alla normativa. Avrebbe inoltre caratteristiche che consentirebbero il massimo livello di privacy.

I tempi

La BCE, nell’ottobre 2020 ha pubblicato un report nel quale si valutava la possibilità dell’emissione di una moneta digitale. Lo studio è stato elaborato da esperti della stessa Banca centrale europea e delle banche centrali nazionali nella zona euro. Dopo quella data e fino al 2021 la BCE ha attuato una consultazione pubblica in merito all’introduzione dell’euro digitale. Finalmente poi nel luglio del 2021 è scattata la fase di indagine sul progetto, concentrata su questioni chiave in ambito di progettazione e distribuzione. L’indagine implica la realizzazione di prototipi. Lo scopo è la valutazione del modo in cui una moneta digitale possa offrire ai cittadini una forma di pagamento comoda e priva di rischi. La Bce in queste fasi di analisi collabora con tutte le Parti interessate all’euro, in particolare con il Parlamento europeo, la Commissione europea e l’Eurogruppo (il Coordinamento della Ue che riunisce i ministri dell’Economia degli Stati membri).

L’Eurogruppo

Lo scorso gennaio l’Eurogruppo ha rilasciato una dichiarazione sul progetto euro digitale, sottolineando come la valuta digitale possa assumere un ruolo fondamentale in un’economia sempre più digitalizzata. Esso di fatto, rafforzerebbe l’autonomia strategica aperta dell’Ue e inoltre avrebbe azione promotrice dell’innovazione nel settore finanziario. Nella dichiarazione dell’Eurogruppo sono inoltre precisati i benefici per i cittadini, le imprese e gli Stati membri, “preservando nel contempo il ruolo della moneta di banca centrale quale ancora presente del sistema monetario”.

I ministri dell’Eurogruppo fissano i punti ai quali la moneta elettronica dovrà attenersi.

Dovrà affiancare non sostituire il contante.

Sicura e facile nell’utilizzo.

Offrire livelli elevati di privacy ma al contempo prevenire il finanziamento illecito o il riciclaggio.

Dovrà anche possedere una funzionalità offline, per consentire l’inclusione finanziaria.

Salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro.

Stimolare l’innovazione ma non dovrà essere una moneta programmabile.

Essere interoperabile* con altre valute digitali delle banche centrali (CBDC – Central bank digital currency). Sarà quindi una tipologia di valuta emessa da una banca centrale piuttosto che da una banca commerciale.

*Interoperabilità. E’ la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti, in maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse. [Wikipedia]

Foto: worldlineitalia.it