5° giorno dalla scomparsa della 20enne di Busto Arsizio. I genitori hanno paura

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Era il 20 novembre quando Kimberly Bonvissuto è uscita di casa e da allora non si hanno più sue notizie.

La scomparsa e l’ultimo messaggio alla cugina

La giovane si era accordata con la cugina per “coprirsi” a vicenda, Kimberly aveva detto che andava a cena da lei ma invece doveva vedersi con un ragazzo. Poi l’ultimo contatto è stato un messaggio alla cugina alle 21,30 “Tra mezz’ora sono a casa”.

La 20enne invece a casa non è mai tonata. I genitori hanno fatto denuncia ai carabinieri ed hanno approfittato dei social per lanciare appelli ma nessuna notizia sulla ragazza è arriva fino ad oggi.

I genitori

Una situazione di totale incertezza che apre interrogativi verso qualsiasi ipotesi. La madre, Tiziana Tuccio, scrive sui social “ancora nessuna notizia” e aggiunge “è una settimana che siamo in queste condizioni”. La donna spiega la paura e la preoccupazione che stanno vivendo perché non sanno dove sia la figlia. A chi le chiede che idea si siano fatti, risponde che non hanno idea su cosa possa essere successo e che Kimberly non si è mai allontanata senza dire niente in famiglia, Poi lancia ancora un appello alla ragazza “Ti prego facci sapere come stai, torna, supereremo tutto insieme”.

Le ricerche

Non è chiaro se si tratti di un allontanamento volontario e le ricerche proseguono, ieri un elicottero ha sorvolato l’area del varesotto e le zone vicine. Intanto sono visionate le immagine delle telecamere di sorveglianza per identificare il percorso della giovane, se era sola o in compagnia, se ha avuto un passaggio. Sono anche impiegati i cani molecolari, insomma si cerca qualsiasi particolare che possa ricondurre ai movimenti di Kimberly.

Il padre

Qualunque cosa sia successa, non mi interessa, io la aspetto, non si deve preoccupare” dice Mariano Bonvissuto, il padre della ragazza. “Deve pensare che papà è sempre presente – ha aggiunto – se mi sta sentendo, prenda il telefono…”. Poi l’uomo dice “Se ha difficoltà a venire a casa, mi faccio una maratona a piedi per lei e le faccio vedere che non è successo niente. Basta che torni a casa, io sono qui”.

Bonvissuto poi fa riferimento a Giulia Cecchettin e dice che ora capisce il dolore che ha provato la famiglia e aggiunge: “Sono un morto che cammina”.

La famiglia di Kimberly chiede a chiunque possa fornire informazioni di contattare il 112 o il numero 345.8534355. E noi giriamo l’appello.

Foto: cettinella.com