Ogni due anni c’è l’adeguamento legato all’inflazione, questo è quanto prevede il Codice stradale. Quindi le prossime settimane potranno vedere apportati i “ritocchi” agli importi delle contestazioni del vigile. L’aumento dovrebbe essere maggiore del 10% (forse dell11%) e scatterebbe, laddove fosse disposto, a partire dal mese di gennaio del nuovo anno.
Una mini-stangata
Le associazioni dei consumatori fanno appello al governo per evitare anche questi rincari. In questo momento di flessione, dove gli stipendi non arrivano a coprire le spese, costituirebbero ulteriori “sacrifici” economici.
Simone Baldelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori, sottolinea come l’articolo 195 del Codice della strada preveda l’aggiornamento. “Le sanzioni amministrative pecuniarie sono aggiornate ogni due anni. La misura è pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativa ai due anni precedenti”.
E’ il ministro della Giustizia di concerto con i ministri dell’Economia e delle Infrastrutture che provvede a fissare gli importi.
Baldelli si rivolge al governo ed al Parlamento perché definiscano una norma che blocchi l’aumento degli importi delle multe.
Di quanto sarebbero questi aumenti
Il Codacons prova a fare i conti e considerando un aumento del +11% pubblica le sanzioni aggiornate. Una multa per divieto di sosta passerebbe a 46 euro, mentre la sanzione per l’uso del cellulare alla guida sale a 183 euro. Si tratta di lievi rimodulazioni al rialzo ma pur sempre significative. Continuando a scorrere gli adeguamenti alle sanzioni si vede che la multa per l’accesso vietato alla Ztl sale a 92 euro e superare il limite di velocità di oltre 60Km orari implica una multa che sale a 938 euro.
Assoutenti: un ingiusto aggravio
La richiesta di intervento del governo in merito agli aumenti previsti, arriva anche da Assoutenti che definisce “ingiustificato e paradossale” qualsiasi rincaro delle sanzioni. L’Associazione spiega che non servirebbe ad aumentare la sicurezza stradale ma costituirebbe unicamente un aggravio per i cittadini. (Automobilisti).
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti evidenzia che ogni anno i Comuni italiani incassano circa 3 miliardi di euro provenienti dalle contravvenzioni. “Questo denaro dovrebbe essere destinato alla sicurezza stradale – dice ancora Truzzi – ma spesso è usato per coprire buchi di bilancio”.
Il presidente di Assoutenti critica: “Nelle principali 21 città italiane, le multe stradali hanno generato nel 2021 un tesoretto da circa 400 milioni di euro, con gli autovelox usati come ‘bancomat’ da cui attingere risorse. In un momento in cui gli italiani sono stremati da una inflazione record e da bollette insostenibili, incrementare l’importo delle sanzioni sarebbe uno smacco imperdonabile. Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Piuttosto si dissuadano i cattivi comportamenti – conclude Truzzi – estendendo il sistema della patente a punti anche alle infrazioni minori”.