INPS, Reddito di cittadinanza: pronti a abolirlo

Il reddito di cittadinanza continua a crescere in Italia e a più di un anno e mezzo dalla sua nascita, come riporta trendonline.com, raccoglie un numero sempre maggiore di beneficiari.

Reddito di cittadinanza: aumentano i beneficiari. Gli ultimi dati INPS
Le ultime indicazioni arrivate dall’Inps non lasciano dubbi in tal senso, visto dall’Osservatorio Inps riferito ai dati di settembre si apprende che da aprile sono state accolte 1,5 milioni di domande di reddito di cittadinanza.

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Sono circa 3 milioni le persone che beneficiano del sussidio tanto voluto dal Movimento 5 Stelle, con un incremento del 25% dei percettori rispetto a gennaio scorso.

Sicuramente l’emergenza coronavirus ha contribuito a far lievitare le richieste per il reddito di cittadinanza che resta però nel mirino di molti, con posizioni molto dure da più parti.

Reddito di cittadinanza sotto accusa: costa troppo e serve a poco
L’accusa principale mossa al sussidio è che si tratta di una misura troppo costosa per le casse dello Stato, aggiungendo a ciò il fatto che la stessa non ha prodotto gli effetti sperati.

Se da una parte si legge quasi quotidianamente di casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza, spesso da parte di truffatori e delinquenti, dall’altra questa misura di contrasto alla povertà non ha portato i suoi frutti sul fronte del lavoro, visto che sono davvero poche le persone che hanno trovato un impiego.

Reddito di cittadinanza: per UGL e Confindustria è un fallimento
Da più parti così arriva la richiesta a gran voce di abolire il reddito di cittadinanza e tra quanti si schierano in questa direzione troviamo anche Paolo Capone, segretario generale dell’UGL che di recente ha bollato come un fallimento la misura voluta dai grillini.

Di recente Capone ha dichiarato: “Il Governo abbia il coraggio di mettere la parola fine al reddito di cittadinanza, una misura fallimentare che invece di abolire la povertà si è rivelata un formidabile incentivo al lavoro nero”.

Il segretario generale dell’UGL ha altresì aggiunto: “Il totale fallimento dei navigator nel favorire il match tra domanda e offerta di lavoro, denota il carattere meramente assistenziale e la completa assenza di progettualità di una misura che mi auguro venga archiviata il prima possibile”.

Un duro attacco giunge anche da Confindustria che per voce del suo presidente, Carlo Bonomi, ha definito un “fallimento” il reddito di cittadinanza che di fatto non funziona.

Reddito di cittadinanza è da abolire. La posizione di Fratelli d’Italia
Il reddito di cittadinanza ora trova i suoi nemici anche tra coloro che lo hanno approvato, con Matteo Salvini, leader della Lega, che parla di un fallimento, pur riconoscendo che sulla carta poteva avere un senso.

Non usa mezzi termini Giorgia Meloni, leader di Fratelli di Italia, che da oltre un anno chiede l’abolizione del sussidio tanto caro al Movimento 5 Stelle.

Dallo stesso partito si leva la voce di Daniela Santanchè, passata nel 2017 da Forza Italia a e Fratelli d’Italia.
La nota politica italiana ha definito il reddito di cittadinanza un inutile spreco di soldi, e a suo dire è da abolire anche perchè non contribuisce all’inserimento nel mondo del lavoro.

Reddito di cittadinanza: anche per Forza Italia è da cancellare
Non diversa la posizione di Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, il quale di recente ha dichiarato: “Il caposaldo della folle teoria grillina si sbriciola sotto il peso della realtà come tutti i loro slogan ideologici.

Le parole di premier e ministri che smontano per intero il reddito di cittadinanza possono essere condivise fin quando non si parla di ‘cambiare’ e di ‘intervenire’ urgentemente per modificarlo. Non ci sono correttivi da fare o riforme concettuali da apportare: va abolito e basta”.

Reddito di cittadinanza: quanto è a rischio l’abolizione?
Tanti sono dunque i nemici del reddito di cittadinanza, ma almeno in ambito politico in questo momento siedono tra i banchi dell’opposizione.

Difficile quindi pensare ad un’abolizione di questo sussidio fino a quando ci sarà l’attuale Governo alla guida del Paese.

Il rischio di sopravvivenza del reddito di cittadinanza aumenterà sensibilmente in caso di nuove elezioni che dovessero decretare una vittoria del centrodestra.

Vista la dura posizione di Forza Italia e di Fratelli di Italia, sarà più di una semplice ipotesi quella di una cancellazione del reddito di cittadinanza che però potrà avvenire solo con un atto di legge al pari di quello che lo ha istituito.