Jenne, Il Parco dei Monti Simbruini  parte integrante del progetto regionale

La Giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera dell’Assessorato alla Transizione Ecologica di concerto con l’Assessorato al Turismo sul Cammino Naturale dei Parchi, con allegato il tracciato e il logo dell’itinerario. “Si tratta di un percorso naturalistico che interessa complessivamente ben 10 aree naturali protette, attraversandole direttamente per la gran parte e costeggiandole in alcuni casi, e che sono: i Parchi regionali Appia Antica, Castelli Romani, Monti Simbruini, Monti Lucretili; i Monumenti Naturali Valle delle Cannuccete, Torrente Rioscuro, Castegneto Prenestino; le Riserve regionale Monte Navegna e Monte Cervia e Montagne della Duchessa; e il  Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga – spiega Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica proponente della misura – Un tour nella bellezza dei nostri Parchi, da poter attraversare a piedi, o anche in mountain bike con un itinerario di 455 km divisi in 25 tappe che coinvolge 42 Comuni, 2  regioni (Lazio e Abruzzo), 3 province (Roma, Rieti, L’Aquila), 6 aree protette regionali e 1 parco nazionale. Oltre a donarci un’opportunità dall’alto valore esperienziale contribuirà, almeno questo è l’auspicio, ad accrescere nelle persone una cultura di apprezzamento e salvaguardia del nostro inestimabile Capitale Naturale, anche come veicolo di sviluppo sostenibile delle comunità locali”. Parte integrante di questo percorso è il Parco Naturale dei Monti Simbruini, l’area verde più grande del Lazio.  “Senza dubbio si tratta di un risultato di grande spessore , che punta alla promozione e scoperta del territorio –sottolinea il Presidente dei Monti Simbruini, Dott. Domenico Moselli- . Una mappatura completa e dettagliata delle aree verdi del Lazio, un itinerario per scoprire il paesaggio naturale e culturale montano d’inestimabile valore. Il Parco Naturale dei Monti Simbruini, porta costantemente avanti una moltitudine d’iniziative al fine d’incentivare la promozione del territorio, attraverso il turismo ambientale, meglio noto come turismo lento, che ad oggi rappresenta il motore pulsante del  turismo in genere, per camminare immersi nel verde, per conoscere luoghi e borghi di grande contenuto e bellezza. Questo progetto della Regione Lazio, contribuisce con un impulso  concreto  ed incisivo, a far crescere il piacere di visitare queste aree verdi”.

 

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