La guardia costiera libica spara mentre è in corso un salvataggio di migranti

La cosiddetta guardia costiera libica ha aperto il fuoco nel pomeriggio di oggi, giovedì 4 aprile, mentre la Nave Mare Jonio della ONG Mediterranea Saving Humans era impegnata a trarre in salvo alcuni migranti.

Spari durante il salvataggio

La nave Mare Jonio era occupata nelle operazioni di salvataggio di alcuni migranti che erano naufragati nelle acque tra Italia e Libia. Una motovedetta della “guardia costiera” è intervenuta sparando colpi di arma da fuoco in aria e in acqua provocando il panico. Alcuni migranti sono caduti in acqua. L’equipaggio della Mare Jonio sorpreso per quanto stesse accadendo ha recuperato e protetto i migranti.

Chiesto intervento del governo

La Ong ora chiede all’Italia di intervenire per bloccare questi comportamenti violenti e criminali della guardia costiera libica. Ammesso che in tale modo si voglia definire.

Un episodio che non trova spiegazione e che mette a repentaglio la vita di migranti e soccorritori. La Ong probabilmente non ha torto a richiedere al governo italiano un intervento diplomatico ma fermo alla Libia e un chiarimento su quanto accaduto oggi. Chi già opera in condizioni di difficoltà per salvare vite umane non dovrebbe preoccuparsi dell’aggressione di un organismo di un Paese. Se di guardia costiera si tratta, allora chi svolge questo ruolo ha l’obbligo di agire nella massima sicurezza. E a poco vale il sentimento politico di un governo sul fenomeno migratorio, se in gioco c’è l’incolumità delle persone. L’imperativo in questo caso è pretendere almeno delle spiegazioni.

Foto: difesapopolo.it