Tornano a manifestare e puntano sul Campidoglio i genitori degli studenti della scuola media “Michele Periello” di Cesano Borgo, nel Municipio XV, per chiedere sicurezza per i propri figli e certezze sul futuro dell’istituto. Dopo la protesta dello scorso 2 aprile, questa mattina alle 8 mamme e papà si sono ritrovati sotto la scuola che era stata chiusa lo scorso 14 febbraio e dove l’8 aprile erano state fatte rientrare 4 classi dopo l’esecuzione di alcuni lavori, mentre ragazzi e ragazzi non sono entrati e non hanno seguito lezione. Con loro anche esponenti dell’opposizione in Municipio come Daniele Torquati e Agnese Rollo del Pd e Giuseppe Mocci di Forza Italia. Sulla recinzione della scuola sono stati affissi striscioni con scritte come “Sindaca Raggi, dopo 60 giorni dove sei?”, o ancora “Assessori Baldassarre e Gatta non pervenute”, oltre a una pagella in formato gigante con su scritti voti che stroncano l’operato del Campidoglio.
«Come genitori siamo preoccupati e confusi, ci sono timori per la sicurezza dei ragazzi e grande incertezza per il futuro – ha spiegato Gianluca Fantini, rappresentante dei genitori in consiglio d’istituto – Oggi abbiamo ricevuto una nota scritta del Municipio che assicura che i lavori per rendere agibili le aule al piano terra sono stati svolti a regola d’arte, ma resta la paura in quanto il resto della scuola, primo e secondo piano, sono tuttora chiusi e inagibili e molti non stanno mandando i figli a scuola». L’edificio che ospita la media “Periello” è stato costruito negli anni Venti del ‘900. La scuola era stata chiusa all’improvviso il giorno di San Valentino dopo un sopralluogo della commissione stabili pericolanti del Campidoglio che aveva evidenziato l’allargamento di una crepa su un solaio. Da allora la scuola ha subito uno “spezzatino” con i 235 studenti delle 9 classi costretti a frequentare in aule distaccate anche a chilometri di distanza con i doppi turni, con le classi sparse tra l’elementare ‘Angelini’ di Cesano scalo, la scuola di Osteria Nuova e le aule ricavate nella segreteria sempre a Cesano scalo. Poi l’8 aprile il rientro nella sede all Borgo di sole 4 classi.
E proprio qui, ieri, nell’aula al piano terra della III classe della sezione B, una toppa di calcinaccio si è sbriciolata ed è caduta dalla rete messa a protezione del solaio. «La preside ha fatto uscire i ragazzi e ha chiamato il Municipio, che ha mandato subito sul posto un tecnico – racconta Marco Misantoni, uno dei genitori – Dopo aver accertato che si trattava solo di calcinacci, i ragazzi sono rientrati». Un incidente. In sé di poco conto, che ha però ulteriormente messo in allarme i genitori, molti dei quali già nei giorni scorsi si erano rifiutati di far rientrare alla “Periello” i propri figli. Al Campidoglio, in sostanza, si chiede un nuovo sopralluogo della commissione stabili pericolanti e l’esecuzione di prove di carico sui solai per essere rassicurati sulla sicurezza dell’edificio. Giovedì scorso sulla vicenda si è tenuto un consiglio straordinario del Municipio, con l’aula affollata dalle mamme, nel quale è stata approvata all’unanimità, anche con i voti della maggioranza M5s, una proposta di risoluzione presentata dalle opposizioni, dal Pd a Fi a Fdi.
Il documento impegna la giunta a chiedere alla sindaca Virginia Raggi il finanziamento della progettazione e dei lavori di manutenzione straordinaria della scuola. Insieme ai timori per la sicurezza, sono infatti tempi per la completa riapertura il problema più grande dei genitori, che sono arrivati anche a ‘minacciare’ la cancellazione in blocco dalla scuola. In ogni caso, se oggi il Municipio ha garantito la sicurezza della 4 aule riaperte pochi giorni fa, il resto della scuola destinato a restare chiuso a tempo indeterminato. Come ammesso anche dal presidente del Municipio XV Stefano Simonelli a margine del consiglio straordinario di giovedì scorso, «per il prossimo anno o forse due si svolgeranno i lavori e la situazione resterà questa – aveva spiegato Simonelli a margine del consiglio municipale – Per questo stiamo cercando altri locali dove le classi potrebbero essere riunite». Intanto la mobilitazione non si ferma e i genitori hanno annunciato una prossima manifestazione direttamente in Campidoglio.