Orvieto, Patto Vato: 10 milioni di euro per sviluppo integrato dei territori

Un progetto da 10 milioni di euro per lo sviluppo integrato dei territori della Valdichiana, Amiata, Trasimeno e Orvietano. E’ la finalità dell’avviso pubblico rivolto ad enti locali e piccole e medie imprese presentato questa mattina all’Auditorium San Francesco di Chiusi dal presidente del Patto Vato, Marco Ciarini, che svolgerà attività di coordinamento, programmazione e supporto tecnico operativo per conto degli enti pubblici e dei soggetti imprenditoriali dei territori interessati. L’opportunità arriva dal “Decreto Crescita” del novembre 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico che ha deciso la riallocazione delle economie dei patti territoriali per il finanziamento di “progetti pilota” per lo sviluppo integrato dei territori e che, attraverso un apposito bando, ha individuato in complessivi 100 milioni di euro (con un tetto di 10 milioni per ogni singolo progetto) le risorse da utilizzare per la loro realizzazione. Per cogliere questa occasione, l’assemblea del Patto territoriale Vato, acronimo di Valdichiana – Amiata Valdorcia – Trasimeno – Orvietano, ha predisposto un avviso pubblico rivolto agli enti locali e alle pmi dei territori interessati per il loro coinvolgimento nella realizzazione di un progetto pilota da sottoporre per la valutazione e approvazione a una commissione tecnica ministeriale entro il 15 febbraio 2022. Le proposte progettuali dovranno riguardare la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, in un’ottica di tutela ambientale e di miglioramento della loro accessibilità, nonché la riqualificazione di aree urbane e aree interne dei comuni interessati dal Patto. Il progetto pilota, che sarà elaborato attraverso la selezione degli interventi pubblici e imprenditoriali, avrà come soggetto responsabile lo stesso Patto Vato che per accompagnare questa nuova fase di pianificazione degli investimenti ha insediato un Tavolo di coordinamento territoriale con il compito di animazione e concertazione territoriale, di programmazione degli interventi infrastrutturali e imprenditoriali, di cooperazione tra pubblico e privato con l’obiettivo di elaborare una strategia comune di sviluppo integrato del territorio. Inoltre sarà insediato anche il Tavolo tecnico di area, una sorta di infrastruttura di competenze e professionalità che su specifiche criticità come la riqualificazione del sistema dei trasporti potrà avvalersi del supporto di alcuni dipartimenti universitari. Il suo compito principale – è stato detto – sarà quello di supportare l’elaborazione progettuale di interesse di area anche per sopperire alle difficoltà operative delle strutture pubbliche e private del territorio. Questa mattina, prima della presentazione pubblica, si è tenuta una riunione del Tavolo di coordinamento territoriale al quale ha preso parte per il Comune di Orvieto, e come capofila dei Comuni dell’Orvietano, l’assessore alle Partecipate, Piergiorgio Pizzo. “L’opportunità arrivata dal Decreto Crescita – commenta Pizzo – ha consentito di dare una nuova mission al Patto territoriale Vato, altrimenti destinato alla liquidazione, e quindi di dare un senso anche alla partecipazione del nostro Comune nella compagine societaria nella quale figurano 44 enti pubblici e altri 26 soggetti tra associazioni di categoria, istituti bancari e Camere di commercio di Arezzo-Siena e dell’Umbria. Il rilancio dei Patti territoriali – prosegue – può rappresentare infatti un ulteriore valido strumento per il nostro territorio e quello di area vasta per rendere concrete le misure finanziarie del Pnrr ma anche quelle della Programmazione comunitaria 2021/2027”. “Nello specifico, nell’ambito di questo progetto pilota, c’è la possibilità per Orvieto e l’Orvietano di accedere a circa 1,5 milioni di euro per realizzare iniziative coerenti con le linee richieste dal bando – precisa – su questo ci confronteremo con i Comuni del comprensorio e con le associazioni di categoria del territorio per costruire una progettualità condivisa, concreta e realmente efficace, evitando di riproporre gli errori degli interventi a macchia di leopardo delle Aree interne e cercando di rafforzare ulteriormente la nuova strategia che andrà pianificata per i prossimi anni. Attraverso questo progetto di sviluppo – conclude – vorremmo realmente provare a riportare servizi nei piccoli Comuni, tornare a stimolare le iniziative imprenditoriali-commerciali nel centro storico e nelle piccole frazioni del nostro Comune, creare infrastrutture a sostegno del turismo sostenibile di area vasta come la realizzazione di ciclovie che colleghino i territori interessati. Ma attraverso la promozione turistica finanziata da questo avviso, e in linea con i progetti già in essere dell’Amministrazione Comunale, con questa iniziativa vorremmo anche proporre il nostro territorio come territorio da vivere, come vera e valida alternativa alle aree metropolitane di Roma e Firenze, e incentivare così la residenzialità”.

 

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