Reddito di cittadinanza – per riceverlo bisogna lavorare, ecco le regioni che implicano i lavori socialmente utili per non far decadere il beneficio
Reddito di cittadinanza. Una ricarica su un apposita carta per aiutare il sostentamento delle famiglie in attesa di un lavoro grazie a cui provvedere autonomamente. Questo è il reddito di cittadinanza, un sussidio di aiuto in concomitanza della ricerca lavorativa. Ad oggi un primato del RdC và alla Valdelsa, regione toscana in cui sono stati attivati i ‘Progetti utili alla collettività’.
I percettori del reddito di cittadinanza, indicati con la sigla Puc saranno impegnati in dei progetti di varia tipologia. Dal front office alla manutenzione del verde, passando per le attività nelle biblioteche, un progetto in continuo miglioramento con l’aggiunta di attività elaborate dai Comuni dalla Fondazione territori sociali altavaldelsa in collaborazione con assistenti sociali e navigator. I valdelsani che beneficiano del reddito di cittadinanza svolgeranno obbligatoriamente lavori di utilità sociale nei loro Comuni per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
Il direttore della Fondazione Nicoletta Baracchini sottolinea che «l’approvazione dei progetti che l’assegnazione è conseguente al rispetto di tutti i requisiti chiesti dal governo. Ovviamente si tratta sempre e comunque di attività di supporto, integrazione e potenziamento dei servizi svolti dai Comuni, dalle associazioni e dagli enti pubblici coinvolti».
Un primato per la regione Toscana ma anche un progetto esempio per tutta la nazione. Il lavoro nobilita l’uomo, diceva Darwin, ma rende la sua mente più sana e giovane.
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