Roma. La protesta dei commercianti che “spengono la luce”

I negozianti: “Chiediamo di essere tutelati, perché senza di noi svanirebbero le botteghe storiche”

di Angelo Zammuto

 

Sotto accusa, sono finite le disparità fiscali tra piccoli negozi e colossi online, cordoli e varchi ZTL sempre più stringenti, trasporti inefficienti e scarso decoro stradale

 

Un’iniziativa di protesta perseguita da diversi negozi capitolini quella svoltasi tra le 18:00 e le 20:00 dello scorso 2 ottobre, denominata “Spegni la Luce”. Gli esercizi commerciali infatti, hanno spento vetrine e insegne, per mostrare ai cittadini come sarebbe la città senza le attività di vicinato e le botteghe storiche. Sotto accusa, sono finite le disparità fiscali tra piccoli negozi e colossi online, cordoli e varchi ZTL sempre più stringenti, trasporti inefficienti e scarso decoro stradale. Queste le parole di alcuni commercianti che operano nel quadrante nord-est di Roma: “Siamo stanchi di non essere ascoltati e di subire in silenzio tutti i soprusi di cui siamo quotidianamente vittime! Come possiamo svolgere al meglio il nostro lavoro se nella città di Roma manca un sistema di trasporto pubblico efficiente, senza contare la totale mancanza di decoro urbano! Dobbiamo anche fronteggiare la spietata concorrenza dei grandi centri commerciali e dei numerosi negozi online. Chiediamo solo di essere tutelati, perché senza di noi non svanirebbe solo un’importante fetta del commercio cittadino, ma anche una parte delle tradizioni di questa città, visto che molti negozianti gestiscono botteghe storiche”.

 

Giulio Anticoli, portavoce dell’iniziativa mette in evidenza le motivazioni della manifestazione e ci scrive:

< l’iniziativa “spegni la luce” nasce per mostrare come potrebbe essere lo scenario della città in un futuro non molto lontano, quando metro chiuse, cordoli, varchi ZTL sempre più aspri, trasporti e decoro fatiscenti, disparità fiscale abissale con internet e centri commerciali che continuano ad aprire, grande distribuzione sempre in saldo, PIL allo 0%, avranno annientato le botteghe storiche, gli artigiani ed i negozi di vicinato. Una proiezione apocalittica ma molto reale della nostra amata città, quella che i commercianti romani mostreranno ai cittadini ed alla politica orba>.

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