Il Consiglio direttivo della Camera Penale di Velletri ha avviato uno sciopero della fame per esprimere solidarietà all’attivista per i diritti civili e della donna nonché avvocatessa iraniana, Nasrin Sotoudeh, condannata di recente nel proprio paese alla pena di 33 anni di carcere e 148 frustate.
L’astensione dal cibo dei legali veliterni è iniziata il 24 aprile, e andrà avanti almeno fino a martedì 30 aprile, salvo nuove adesioni da parte di altri avvocati.
Le accuse contro l’avvocatessa iraniana sono la “conseguenza – si legge nella deliberazione della Camera Penale di Velletri – del suo pacifico lavoro in favore dei diritti umani, inclusa la sua difesa delle donne che protestano contro l’obbligo di indossare il velo in Iran e la sua pubblica opposizione alla pena di morte.
La condanna – concludono – è divenuta definitiva perché l’attivista non ha proposto appello contro la sentenza”.