Coronavirus, gli animali sono a rischio?

di Francesco Digiorgio

 

L’ansia e l’angoscia che ha caratterizzato questi giorni, sono rivolte sicuramente alle persone care o coloro che sono stati contagiati e che lottano tra la vita e la morte intubati in ospedale; ma un pensiero corre anche ai nostri amici d’affezione, possono contrarre loro il tanto temuto Covid-19?

Una notizia che è rimbalzata sui media di tutto il mondo, riguarda un cane di Hong Kong, che sarebbe stato messo in quarantena, dopo che da un tampone risultava affetto da corona-virus, allarmando non poco gli animalisti ed i proprietari di quattro-zampe di tutto il mondo, ma anche le autorità sanitarie, per le quali si sarebbe concretizzato un disastro planetario difficilissimo da contenere.

Basti immaginare un gatto randagio affetto da Covid-19, che in pochissimo tempo, potrebbe infettare decine di altri animali, fino ad arrivare alla trasmissione umana. Fortunatamente i corona-virus, sono una vasta gamma di ceppi epidemiologici differenti, scoperti da poco e per tanto nessuno dei corona-virus animali è attualmente trasmissibile all’uomo.

Per quanto riguarda il cane di Hong Kong, sarebbe stato dimostrato che non avrebbe subito gli effetti del virus, ma lo avrebbe semplicemente “raccolto”, essendo il suo padrone infetto; allo stesso modo i virus canini o felini, difficilmente possono agire contro l’uomo.

L’Organizzazione Mondiale di Sanità ha comunque raccomandato di evitare contatti con animali domestici, nel caso le persone che se ne prendono cura solitamente siano ammalate di Covid-19, piuttosto di lavarsi frequentemente le mani dopo ogni contatto, poiché gli animali sono portatori di Escherichia Coli e Salmonella, che sono invece trasmissibili.

La trasmissione del Covid-19 non è totalmente esclusa, ma sicuramente più remota ed è al vaglio di studi ancora in corso; è troppo presto per determinare se anche gli animali possono divenire portatori o no. Allo stato attuale, la forma di trasmissione più sicura del virus, è il venire a contatto con goccioline salivari derivanti dal respiro di persone infette, che restano in sospensione area o si depositano sulle superfici; ecco perché è importante, oltre che mantenere le distanze di sicurezza, utilizzare la mascherina, anche lavarsi bene e disinfettare le mani, dopo ogni contatto esterno, evitando di toccarsi bocca e occhi.

 

 

 

 

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