Crisi Russia Ucraina sale la tensione e Biden parla con gli alleati

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I colloqui diplomatici non hanno prodotto l’effetto sperato e al confine tra Russia e Ucraina l’esercito di Putin continua ad affluire massiccio, ingenerando la paura di un’escalation che avvicina sempre più i venti di guerra.

Da Mosca più di 100 mila soldati sono stati dislocati al confine. L’offensiva può scattare in qualsiasi momento. La città che potrebbe essere presa d’assalto è ovviamente Kharkiv, piuttosto vicina al confine.

Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, la scorsa settimana aveva espresso i propri timori in merito ad un possibile intervento dell’esercito russo sul territorio. Tra la popolazione c’è chi vede la possibilità di una guerra su larga scala e chi invece si dice ottimista.
A Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, distante solo 40 km dal confine russo, c’è chi ha davvero paura, malgrado le smentite del Cremlino.

Igor Terekhov, il sindaco della città, afferma che non permetteranno alla Russia di conquistare la città. Le Forze di difesa sono allertate e pronte a combattere un’eventuale invasione.

Il presidente americano Joe Biden sulla crisi russo-ucraina ha avviato delle consultazioni con gli alleati. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Terrà un giro di videochiamate con i leader europei e con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Da Biden arriva il sostegno pieno all’Ucraina, ma si continua a lavorare per la soluzione diplomatica. L’obiettivo di scongiurare una guerra resta il principale scopo e, per molti Paesi europei “gioca” la dipendenza dal gas russo. Il riflesso negativo della crisi intanto si ripercuote sulle Borse.

Foto: rsi.ch