Dopo il caso Cecchettin, la circolare dei CC: “Subito una pattuglia a ogni segnalazione”

Il Comando Generale dei Carabinieri emette una circolare destinata a tutti i comandi e le stazioni del territorio. Da adesso tutte le segnalazioni di maltrattamenti, atti persecutori e violenze, devono essere gestite con la massima attenzione.

Perché una circolare

La nota del Comando fa seguito alle polemiche che sono seguite dopo la telefonata del testimone che la sera dell’11 novembre segnalava la lite nel parcheggio tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Chiamata che non ha avuto nessun esito circa l’eventuale intervento di una pattuglia. Il testimone non era riuscito a leggere il numero della targa dell’auto. Aveva però detto ai carabinieri del 112 di aver udito urlare qualcuno “mi fai male” e visto un uomo prendere a calci una figura a terra.

L’indagine è infatti scattata solo il giorno successivo alla chiamata, domenica 12 novembre, quando il padre di Giulia ha denunciato la sua scomparsa. Tale indagine comunque non prevedeva pericolo per la vita della giovane.

Giulia Cecchettin. La sera della lite fu chiamato il 112 ma nessuno intervenne

Disposizioni per tutte le stazioni dei carabinieri

La circolare che ha raggiunto tutte le stazioni dei carabinieri chiede che tutto il personale sia istruito ad “un’accurata e tempestiva gestione degli interventi”. Questa accuratezza e rapidità d’intervento deve applicarsi ad ogni segnalazione. Si fa inoltre richiamo all’uso di “adeguata sensibilità e piena osservanza delle procedure”. L’invito ai comandi è di “avviare iniziative tese alla ricerca di persone scomparse o nei confronti degli autori di condotte violente”. Nello stesso richiamo si invita ad “attivare immediatamente attività investigative per l’acquisizione di notizie, indipendentemente dalla formalizzazione della denuncia”.

Il Comando Generale precisa che nei casi indicati “si deve provvedere ad inviare sempre una pattuglia sul posto per contattare il segnalante, sia esso vittima, testimone o persona informata”. Da questo contatto si devono “acquisire gli elementi utili a delineare un quadro della situazione da riferire ai superiori”. Il comunicato indica poi la necessità di “attivare i reparti territorialmente competenti, richiamando in servizio anche i militari non operativi ma reperibili”. Il Comando Generale con queste precisazioni intende serrare i controlli di competenza necessari nei casi di persone a rischio ed evitare eventuali omissioni per sottovalutazione delle segnalazioni.

Foto: carabinieri.it