INPS, la sanatoria sui lavoratori irregolari garantisce mezzo miliardo di entrate in più

È stato uno dei provvedimenti che ha fatto maggiormente discutere all’interno del Governo, ma l’INPS non ha dubbi: la sanatoria sui lavoratori irregolari avrà effetti estremamente positivi per lo Stato italiano. Per qualcuno, il fatto che siano arrivate meno di diecimila domande di regolarizzazione di lavoratori domestici e braccianti a tre settimane dal varo della sanatoria, quando erano attese almeno 220mila adesioni, la manovra stata un flop.

La risposta emersa dall’analisi di impatto realizzata dall’ente e pronta per essere pubblicata domandi offre una risposta interlocutoria. Il contesto della crisi dovuto alla pandemia è assai diverso da quelli passati e non si esclude che la partenza lenta sia stata dovuta alle procedure e alla documentazione da reperire, oltre alla mancanza di una pubblicità istituzionale.

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Ma se la manovra dovesse essere realizzata, gli effetti positivi potrebbero essere evidenti. L’emersione di circa 160mila lavoratori a basso reddito farebbe registrare oltre un miliardo di retribuzione lorda, contributi sociali prima non versati per circa 265 milioni di euro, imposte dirette (Irpef e addizionali locali) per circa 225 milioni. Nel complesso, insomma, a fronte di maggiori entrare fiscali e contributive pari a circa 500 milioni di euro, i lavoratori regolarizzati subirebbero una riduzione di reddito immediatamente disponibile pari a circa la metà, ma potranno contare in futuro su migliori trattamenti pensionistici e assistenziali.

Per tale sanatoria, era stato previsto un versamento di circa 500 euro per lavoratore, mentre per le regolarizzazioni del 2002 si pagavano 700 euro. Nella sanatoria del 2012, si richiedeva anche il pagamento di almeno 6 mesi di contributi evasi, per un saldo che per alcune tipologie di lavoro dipendente poteva arrivare addirittura a circa 4mila euro.

Come si legge su Il Sole24 ore:

Se è presto dire come andrà questa volta (una campagna informativa aiuterebbe) certi sono invece i risultati positivi. Quelli di finanza pubblica li abbiamo detti in apertura, per i lavoratori regolarizzati, invece, i precedenti parlano di ingressi permanenti in forme di impiego stabili e formali (due gli studi VisitInps sul tema) senza impatti negativi sui colleghi già impiegati regolarmente. Insomma, non ci sono evidenze che braccianti e badanti stranieri regolarizzati con le passate sanatorie abbiamo sottratto posti di lavoro ad altri colleghi più fortunati.

«I migranti regolarizzati – si legge nelle conclusioni dell’analisi Inps – mostrano una mobilità elevata sul territorio nazionale così come tra i diversi settori. Il saldo netto della attuale sanatoria, come quelle del 2002 e del 2012, potrebbe rivelarsi quindi positivo per il paese nel suo complesso, oltre che per la situazione individuale dei lavoratori regolarizzati». Insomma, prima di parlare di “flop” meglio aspettare e, nel frattempo, magari, sostenere la nuova sanatoria con una buona campagna informativa.

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